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La Figc sostiene la raccolta fondi per l’Istituto dei tumori e dei trapianti del “Bambino Gesù”

Presentata a Coverciano la partnership per le celebrazioni dei 150 anni dell’Ospedale della Santa Sede. Ad ottobre Italia-Grecia a Roma

lunedì 3 giugno 2019

La Figc sostiene la raccolta fondi per l’Istituto dei tumori e dei trapianti del “Bambino Gesù”

“Il futuro è una storia di bambini”: è lo slogan con il quale l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” ha lanciato oggi da Coverciano la campagna di comunicazione mirata alla raccolta fondi, attraverso il numero solidale 45535, finalizzata a sostenere la realizzazione dell’Istituto dei Tumori e dei Trapianti, che potrà soddisfare al meglio le necessità di bambini e adolescenti con malattie oncologiche come leucemie, linfomi, tumori solidi, malattie ematologiche non neoplastiche, compresi i trapianti di cellule staminali emopoietiche e di organi.  Un nuovo istituto che nascerà accanto alla sede storica dell’Ospedale della Santa Sede al Gianicolo a Roma anche grazie al contributo della FIGC, che da oggi è partner della struttura della Santa Sede.

A presentare il connubio tra Federcalcio e “Bambino Gesù” sono intervenuti oggi al Centro Tecnico Federale il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, l’Assessore del dicastero per la comunicazione della Santa Sede Mons. Dario Viganò, responsabile delle attività per i 150 anni dell’Ospedale, il Direttore Generale del “Bambino Gesù” Ruggero Parrotto, il Ct della Nazionale Roberto Mancini insieme ai calciatori Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci.

La collaborazione tra la FIGC e l’OPBG si svilupperà nei prossimi mesi e consisterà in tre momenti principali, a cominciare dalla giornata odierna nella quale una delegazione dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù composta da pazienti, loro genitori, medici e infermieri ha vissuto una giornata con la Nazionale. I bambini hanno viaggiato questa mattina dalla Capitale verso Coverciano sul pullman ufficiale della Nazionale italiana, hanno pranzato con la squadra azzurra capitanata da Giorgio Chiellini e fatto visita alle strutture del centro tecnico federale.

Ad ottobre, poi, la FIGC ha scelto lo Stadio Olimpico di Roma quale sede della gara Italia – Grecia (12 ottobre, ore 20.45), valida per le Qualificazioni a Euro 2020. In quell’occasione, la Nazionale visiterà il “Bambino Gesù” incontrando i pazienti e tutti i bambini in grado di uscire dalla struttura ospedaliera saranno invitati ad assistere alla gara, insieme ad una rappresentanza del personale medico-ospedaliero. Per questo, la FIGC attiverà un’asta online con alcune maglie autografate degli Azzurri e la donazione di un’esperienza VIP con walkabout in occasione della gara Italia - Grecia allo Stadio Olimpico e integrerà il ricavato con un proprio contributo, coinvolgendo nel progetto anche le componenti federali, i calciatori della Nazionale ed i partner commerciali.

Infine a Novembre, alcuni dirigenti, tecnici e calciatori della FIGC interverranno ad una serie di eventi conclusivi delle celebrazioni dei 150 anni dell’Ospedale a Roma.

“Abbiamo definito con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e in accordo con la Santa Sede – ha commentato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina - una partnership di cui siamo onorati, in considerazione del ruolo sociale oltre che sportivo del calcio, dell’importanza dell’attività svolta dall’OPBG, uno dei poli pediatrici più importanti d'Europa, della tensione dell’Istituto verso la solidarietà e l'eccellenza,  dello straordinario impegno professionale e umano del personale medico-ospedaliero che da 150 anni è al servizio di chi ne ha più bisogno”.

“E’una giornata speciale per il movimento calcistico italiano – ha aggiunto Gravina – e voglio ringraziare di cuore questi bambini, i loro genitori ed i medici che hanno accompagnato questi ragazzi a Coverciano per aver condiviso questo bellissimo percorso con noi. Insieme all'Ospedale Bambin Gesù abbiamo voluto condividere un percorso che porti il gioco del calcio ad essere sensibile verso i bisogni degli altri. Non possiamo fare molto, ma per quanto è possibile vogliamo dare sollievo a questi bambini nel loro momento di sofferenza. Il loro sorriso e il loro entusiasmo ci dicono che abbiamo fatto una scelta giusta nel creare questo progetto per noi importante”.

“Voglio fare gli auguri a questa struttura ospedaliera – ha dichiarato il ct Roberto Mancini – perché ha fatto cose straordinarie. E' un piacere per noi oggi essere qui con questi bambini e spero di vedervi tutti, ed ancora di più, quando giocheremo con la Grecia allo stadio Olimpico”. “Per me è difficile parlare oggi - ha sottolineato un commosso Leonardo Bonucci – so cosa significa vivere situazioni come quelle che stanno vivendo i genitori di questi bambini. So anche che gli eroi oggi sono proprio questi piccoli con la loro famiglia, affrontare questo percorso difficile ti fa scoprire di essere un bambino più forte ed un genitore migliore”.

Don Dario Viganò, dal canto suo, ha ricordato: “Il presidente Gravina è stato ricevuto mercoledì scorso dal Papa che, in quella occasione, ha sottolineato l’importanza del calcio, aggiungendo che buttando un pallone per aria si fa subito squadra, e si fa subito rete”. “Sono particolarmente contenta di questa collaborazione – il messaggio trasmesso dalla presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, impossibilitata per precedenti impegni a presenziare alla conferenza – perché so quanto siano importanti il mondo del calcio e i suoi atleti per i nostri piccoli. Quando uno dei loro beniamini arriva in visita in ospedale i visi dei bambini si illuminano e dimenticano per un attimo malattie e terapie per essere solo dei tifosi sfegatati. Se è vero che la cura è un “gioco di squadra”, anche il contributo di calciatori, allenatori e dirigenti calcistici può essere determinante per affrontare le malattie e segnare il gol della guarigione».

Nell’occasione è stato presentato il video realizzato dal Bambino Gesù che racconta attraverso un cartone animato la lotta di un bambino, della sua famiglia e dei dottori contro un mostro marino che rappresenta il linfoma di Hodgkins che alla fine viene sconfitto. “Euna storia vera – ha raccontato Don Dario Viganò – ed oggi Carmelo, il protagonista di questa storia, non solo ha vinto la sua battaglia, ma è diventato un dottore che si batte per altri bambini nella lotta contro questo tipo di malattie.”

Al termine della conferenza, il Presidente Gravina e il CT Mancini hanno donato a don Dario Viganò un gagliardetto della FIGC personalizzato per la partnership ed una maglia della Nazionale, mentre il DG del Bambino Gesù ha consegnato al Presidente federale e al CT un camice dell’Ospedale romano. Alcuni bambini hanno poi donato ai rappresentanti della FIGC ed ai calciatori della Nazionale le magliette personalizzate con la riproduzione della campagna di raccolta fondi.