Sostenibilità

Sostegno ai Rifugiati La UEFA assegna alla FIGC il premio per il progetto “Insieme per Herat”

La Federazione è stata premiata per l’iniziativa a favore delle calciatrici rifugiate afgane e del tecnico del Bastan FC di Herat accolti a Coverciano. Gravina: “Orgogliosi di questo riconoscimento, inclusione ed integrazione sono nel nostro Dna”

martedì 21 giugno 2022

La UEFA assegna alla FIGC il premio per il progetto “Insieme per Herat”

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si è celebrata ieri, durante il sorteggio della nuova competizione ideata dalla UEFA “UNITY EURO CUP” che si svolgerà il 29 giugno a Nyon, la UEFA ha comunicato i vincitori del premio UEFA Football and Refugees Grant Scheme, il programma di finanziamenti UEFA per il calcio e i rifugiati a favore delle associazioni nazionali per sostenere l'inclusione e l'integrazione dei rifugiati attraverso il calcio. Il premio ha ricevuto un totale di 24 candidature da parte delle varie Associazioni europee e sono stati assegnati 11 riconoscimenti (Armenia, Belgio, Croazia, Inghilterra, Finlandia, Islanda, Irlanda, Italia, Malta, Moldova e Romania) e 8 menzioni speciali.

La FIGC si è aggiudicata il “UEFA Football and Refugees Grant Scheme 2021/2022” per il progetto “Insieme per Herat” svolto dalla FIGC insieme al Comune di Firenze, AIC, AIAC, COSPE e Caritas a favore delle calciatrici rifugiate afgane e del tecnico del Bastan FC di Herat accolti a Coverciano.

“Inclusione e integrazione sono nel nostro Dna – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – e il prestigioso riconoscimento ricevuto dalla UEFA ci rende davvero orgogliosi. L’ottima organizzazione messa in campo, frutto della collaborazione con le istituzioni locali fiorentine e con alcune componenti federali, ha consentito l’accoglienza delle rifugiate afghane nel rispetto della loro sicurezza, della loro cultura e soprattutto della loro grande passione per il calcio. La sensibilità mostrata in questa occasione ha prodotto di sicuro una positiva esperienza che ha rafforzato l’impegno comune nel campo della solidarietà”.

La UEFA ha apprezzato l’approccio globale del progetto, realizzato grazie alla sinergia degli stakeholder coinvolti, che hanno visto lo svolgimento di differenti fasi progettuali, dall’empowerment e l’indipendenza attraverso corsi per la conoscenza della lingua italiana, alla ripresa della pratica calcistica con sessioni di allenamento fino all’inserimento in una realtà calcistica locale, empowerment attraverso percorsi di indipendenza per la mobilità sul territorio ed orientamento studio-lavoro.

Il contributo erogato dalla UEFA sarà destinato al progetto per lo sviluppo dei percorsi identificati.