Le Federazioni di Italia e Palestina lanciano un messaggio di pace
lunedì 13 giugno 2011
“La vittoria più bella è stato vedere gli oltre ventimila palestinesi sugli spalti, con tante donne e bambini”: è emozionato il vice presidente federale e presidente della Lega Pro Mario Macalli mentre stringe le mani al team palestinese. “Oggi è un giorno storico - ha proseguito - i problemi e la sofferenza di un popolo non si risolvono, ma lo sport è uno strumento importante di unione. I ragazzi di Veneri lo hanno capito con questa esperienza, anche quando hanno giocato per strada tra la polvere con i bambini del campo profughi di Aida a Betlemme".
Il calcio italiano ha risposto all’appello del CIO, che ha chiesto al mondo dello sport di tracciare la via per la pace tra Israele e Palestina, inviando la Rappresentativa della Lega Pro ad inaugurare lo stadio della città di Dura nell’amichevole con la Nazionale palestinese. In questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa tra FIGC e PFA: a rappresentare la Federcalcio, il vice presidente e presidente della Lega Pro Mario Macalli, accompagnato dai suoi vice Salvatore Lombardo e Archimede Pitrolo e dal direttore generale Francesco Ghirelli.
Lo stadio di Dura, situato a 11 chilometri da Hebron, è stato inaugurato dal presidente della Regione di Hebron, dal presidente Macalli e dal vice presidente del Cio, Mario Pescante, che sono stati accolti al loro arrivo da un grande striscione con le due bandiere, italiana e palestinese, e bambini e bambine con bandiere italiane in mano. La partita è stata vinta dalla Palestina con il punteggio di 3-0.