Legge sui dilettanti: l’intervento di Tavecchio e Giacomini in Senato
martedì 9 marzo 2010
Mentre la legge sulla ristrutturazione degli stadi dei club professionisti, già licenziata in Commissione al Senato, attende di essere calendarizzata alla Camera dei Deputati, prosegue in questi giorni il lavoro parlamentare su un altro provvedimento di riforma dello sport, quello dilettantistico, settore in cui il calcio, con le sue 15.000 associazioni ed i quasi 2 milioni di tesserati della LND, rappresenta la parte più rilevante in termini numerici.
Sul tavolo della VII Commissione permanente del Senato della Repubblica (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) c’è ora un disegno di legge d’iniziativa dei senatori Rusconi, Barelli, Giambrone, Pittoni, D’Alia, Asciutti, Garavaglia e Butti che prevede, “disposizioni per favorire le associazioni dilettantistiche, anche al fine della costruzione e ristrutturazione dell’impiantistica sportiva”. Un provvedimento sul quale questa mattina la VII Commissione, rappresentata dal Presidente Guido Possa (PdL), dal Vice Presidente Paolo Barelli (PdL), dai membri Antonio Rusconi (Pd), Diana De Feo (PdL) e Mario Pittoni (Lega Nord), alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Rocco Crimi, si è confrontata con il Vicepresidente vicario della Figc e Presidente della LND Carlo Tavecchio e con il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc Massimo Giacomini.
Come anticipato dal primo firmatario Rusconi e confermato da Crimi, nei giorni scorsi è arrivata la disponibilità del Governo a finanziare il disegno di legge a patto di tagliare alcune agevolazioni fiscali e tributarie previste nel testo al momento elaborato. Al riguardo, Tavecchio ha indicato le priorità a suo avviso irrinunciabili: “Dei provvedimenti inseriti attualmente nel disegno di legge, ritengo che non si può derogare sull’innalzamento dei 250.000 euro del regime forfettario, anche nell’interesse dell’erario che potrebbe incassare di più; sull’aumento della soglia di 7500 euro prevista dal testo unico delle imposte sui redditi; e poi ritengo che si debba dare soluzione, attraverso una sanatoria, ai contenziosi in atto tra società dilettantistiche e Agenzia delle Entrate, nati spesso per errori formali commessi in buona fede”. Una serie di rilievi sui quali la Lnd, che nel frattempo attraverso il costituito “Centro Servizi” sta collaborando proprio con l’Agenzia delle Entrate, ha trovato un consenso bipartisan da parte della Commissione, confermato sia dalle parole di Rusconi (Pd), sia da quelle di Barelli (PdL), che ha anticipato infine l’inserimento nel disegno di legge di un prossimo emendamento sul contenzioso con l’Enpals.
Sugli impianti Tavecchio, dopo aver ricordato che in Italia “ce ne sono molti tenuti male o male utilizzati e per questo non ne servono di nuovi”, ha ribadito la necessità di un intervento pubblico, attraverso gli enti locali, che hanno poi “il dovere di consegnarle alle associazioni sportive che fanno attività surrettizia del tempo libero e svolgono una funzione sociale”.
Da parte sua, Giacomini ha ribadito il ruolo di servizio del SGeS, composto, per il 96% da tesserati di club LND e per il solo 4% da tesserati di club professionisti (LND e Lega Pro) e la “piena collaborazione con la LND nell’attività e nella formazione tecnica e umana dei tesserati”.
Sulla questione degli stadi, è intervenuto inoltre il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Cardinaletti, che ha insistito sulla necessità di creare “un percorso assistito, attraverso una pianificazione degli interventi e un monitoraggio delle necessità, valutando anche un incentivo finanziario in conto interessi”. Secondo Cardinaletti, il coordinamento degli interventi spetta all’Osservatorio presso la Presidenza del Consiglio, che ha però bisogno di avvalersi di una struttura operativa, come quella dell’ICS, “che ha la competenza – ha aggiunto - per svolgere un ruolo importante in virtù di 50 anni di esperienza”.
Conclusa la serie di audizioni, l’agenda della Commissione prevede ora la ricezione di alcuni emendamenti emersi dai confronti di questi giorni, tesi a migliorare il testo elaborato e poi, in caso di accordo bipartisan come al momento si prevede, la votazione in Commissione in sede deliberante, così da raggiungere alla Camera l’altro provvedimento sugli stadi dei professionisti.