Nazionale Calcio a 5: un pari e una vittoria contro la Serbia
venerdì 19 giugno 2009
Un pari e una vittoria. Questo il bilancio della settimana della Nazionale di Calcio a 5, terminata con la vittoria per 3-1 (di Giasson, Vampeta e Honorio le marcature) dopo il pari (1-1) di lunedì contro la Serbia. Test importanti per il ct Roberto Menichelli che, per l’occasione, ha convocato 20 giocatori, molti dei quali esordienti (Miarelli, Botta, Giasson, Melis, Melise, Ricci, Bessa e Calderolli).
Squadra giovane (l’età media è di 23 anni), ma che ha dimostrato grandissima maturità, come conferma Menichelli: “Il raduno è stato voluto per vedere all'opera da vicino alcuni giocatori e per verificare la possibilità di eventuali inserimenti in pianta stabile nel giro della nazionale. Stiamo lavorando per la squadra del futuro, in questa settimana volevamo fare degli esperimenti e delle valutazioni, e da questo punto di vista il raduno è stato senza dubbio indicativo”.
Nelle due uscite contro la Serbia, il ct ha ruotato tutti gli uomini a disposizione. “Abbiamo lavorato in maniera molto intensa – continua il ct azzurro - da parte dei ragazzi c'è stata piena disponibilità e tanta voglia di mettersi in evidenza. Di certo, era necessario sperimentare e questa era l'occasione giusta per farlo”.
Felice per il risultato, ma felice soprattutto per il modo in cui il gruppo si è messo a disposizione del progetto: “Sono contento in particolar modo per i ragazzi: non era assolutamente facile giocare contro questa squadra, esperta e ben organizzata (anche la Serbia è qualificata per i Campionati Europei in programma a gennaio 2010 in Ungheria, ndr). La seconda gara è stata molto complessa da gestire, i ragazzi erano affaticati per la partita di lunedì e molti dei convocati, va sottolineato, avevano interrotto l’attività molte settimane fa, ma hanno dimostrato di sapersi gestire con grandissima intelligenza e maturità”.