Nicchi confermato presidente. Abete: “Ora cresciamo tutti insieme”
sabato 10 novembre 2012
Marcello Nicchi è stato confermato presidente dell'Associazione Italiana Arbitri. All’Hilton di Fiumicino nell’assemblea elettiva dell’Aia Nicchi ha ottenuto 208 voti, mentre l’altro candidato Robert Anthony Boggi si è fermato a 119 preferenze. Dei 340 votanti aventi diritto hanno votato in 332, cinque le schede bianche.
“Ci aspettano 4 anni intensi – ha dichiarato Nicchi dopo aver ricevuto gli applausi della sala - è il momento di riprendere l'autostrada che ci porta lontano. Non ci sono caselli intermedi. Sono orgoglioso di rappresentare tutta l'associazione e in modo particolare tutti coloro che vogliono bene all'associazione. Fuori da Calciopoli e fuori da Scomessopoli: questa è l'associazione arbitri. E il meglio deve ancora venire".
Dopo aver ripetuto le parole pronunciate al momento della rielezione dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Nicchi ha spiegato quali sono i prossimi obiettivi: "Continuerò a lavorare con tutta la forza per tenere lontane dall'Aia le persone che cercano di togliere equilibrio all'associazione. Il mio ufficio a Roma è sempre aperto, il mio cellulare è sempre acceso, anche la notte. Ora tutti si rimettano in ordine, mi riferisco a leghe, tv e giornali. Io gli arbitri non li abbandono: sbaglieremo ancora, speriamo poco, ma quest'Aia è una delle migliori associazioni al mondo e nel mondo del calcio la più grande del mondo. Nel 2016 – ha concluso - quando mi ricandiderò, spero che chiunque possa fare il presidente: sarebbe un momento di grande crescita".
Il presidente della Figc Giancarlo Abete nel corso del suo intervento al termine dell’Assemblea Elettiva ha guardato al futuro: “E' forte da parte mia l'auspicio che, superate le scorie che seguono ad ogni passaggio elettorale, si lavori insieme per un'Aia più forte. L'assemblea è il parlamento dell'Aia e, al di là delle maggioranze e delle minoranze sappiamo che la crescita di una realtà si basa sulla crescita complessiva di tutte le forze del mondo arbitrale. Bisogna avere la capacità di crescere tutti quanti insieme e migliorarci tutti perché nessuno è perfetto. Bisogna costruire per il futuro un'associazione che sia al servizio di tutto il mondo del calcio nel suo complesso”.
Abete ha anche parlato di alcuni aspetti da migliorare: “La Federazione sa quali sono i problemi del mondo arbitrale, conosciamo le priorità perfettamente così come le difficoltà collegate alla prestazione di un'attività volontaristica con rimborsi insufficienti e il problema della violenza a danni di arbitri e assistenti che ancora viene perpetrata. Su questo ci impegneremo anche in termini di risultati. E’ importante – ha concluso il presidente federale - anche la qualità dei valori morali e che ci sia una dimensione valoriale che in particolare nel mondo arbitrale diventa una precondizione".