Tempo di bilanci in casa dell’Aia, a pochi giorni dalla conclusione del 2009. Intervenendo alla trasmissione “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento, il presidente Nicchi promuove i direttori di gara ed esterna la sua soddisfazione, sottolineando anche che “sono uno che non si accontenta mai, sono soddisfatto della ventata di freschezza, di gioia che si sente in ogni angolo. ma sono anche convinto che in tutti i settori della vita si può fare sempre meglio”. Bilancio e auspici, con un occhio al futuro: “Auspico –prosegue Nicchi - che il prossimo anno si continui con questa tendenza, abbiamo un mondo arbitrale all'avanguardia, compatto come non mai e a livello tecnico sta diventando molto bravo. Il motto per il 2010 sarà quello di insegnare alla gente a volere bene agli arbitri. Un voto ai direttori di gara? Direi che nei campi più difficoltosi delle periferie siamo da 9,5, nei campi più in alto, dove tutto viene amplificato, siamo oltre la sufficienza”.

Tuttavia, c’è anche qualcosa da correggere: “Ovviamente, di tanto in tanto, ci sono delle polemiche che sciupano un po' il clima perchè c'è chi pretende di trasformare l'arbitro in macchina. Gradirei che si tornasse a un clima di serenità: si va a cercare l'errore, anche perchè è difficile trovarne. Gli errori li facciamo, certo, speriamo di farne sempre meno, ma vedere che per un corner o un fallo laterale ci sono proteste inusitate mi dispiace”.

Con Abete e Beretta, rispettivamente presidenti di Figc e Lega Calcio, “il rapporto va alla grande - commenta ancora Nicchi - sono due persone molto perbene, che stimo e credo loro stimino molto me. Collina? E' uno dei tanti responsabili delle commissioni che sta facendo un lavoro importante, più difficoltoso di altri perche' sempre sotto i riflettori, ma è gente che sa camminare bene da sola. Io mi occupo invece di trovare nuovi grandi arbitri perchè ne abbiamo tanti che, se li seguiamo, ci daranno soddisfazioni a breve”.

Parlando dell'ultimo weekend, anche gli arbitri hanno dovuto fare i conti con la neve e il maltempo. “Diciamo che ci siamo un po' preoccupati alla vigilia perchè c'è un esercito di arbitri che si muove su tutto il territorio, ma siamo stati ancora all'altezza del ruolo: dove si è potuto giocare l'arbitro c'era”.

Capitolo calciopoli, la scorsa settimana è arrivata la prima sentenza del processo di Napoli: “Sono molto contento per chi, anche in sede extrasportiva, è stato completamente assolto - il commento di Nicchi - mentre per coloro che dovessero avere dei problemi c'è e ci sarà grande dimostrazione di serietà. Abbiamo un'Aia in cui tutto è trasparente e chi non è nelle condizioni di proseguire lascia. Ripeto, il motto per il 2010 sarà quello di insegnare alla gente a volere bene agli arbitri”.