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Oggi la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Gravina: "Il calcio partecipa commosso"

Il Senato ha approvato la legge: previsto un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale Rai, iniziative didattiche nelle scuole. La FIGC e il mondo del calcio già protagonisti di numerosi progetti

giovedì 18 marzo 2021

Oggi la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Gravina:

Il Senato ha approvato la legge che istituisce la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si celebrerà ogni 18 marzo, il giorno del 2020 in cui è stato registrato il numero più alto di decessi a causa della pandemia. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai, iniziative didattiche nelle scuole. E oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi, la prima volta in cui avverrà la celebrazione, sarà a Bergamo, la città simbolo delle morti da Coronavirus.

"Il calcio partecipa commosso al ricordo delle vittime di Covid-19 - dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina - come ha fatto per tutto quest’anno, manifestando vicinanza a coloro che hanno sofferto e supportando chi, come gli operatori dei servizi essenziali, ha tenuto insieme l’intero Paese alimentando ogni giorno la speranza di poter superare questo terribile periodo. Purtroppo l’Italia ha pagato al Coronavirus un sacrificio altissimo, ma ha già dimostrato di sapersi rialzare. Non siamo ancora usciti dall’emergenza eppure si inizia finalmente a intravedere una luce in fondo al tunnel".

Il mondo del calcio si è mobilitato fin dall’inizio della pandemia per sostenere l’impegno del Paese: diversi sono stati gli interventi economici, così come le campagne di sensibilizzazione o i momenti di commemorazione delle vittime e i ringraziamenti al personale che su più fronti si è impegnato per il contrasto al Covid-19: Federazione, Leghe, Club, calciatori, allenatori e arbitri sono scesi in campo per aiutare i territori di riferimento vestendo un’unica divisa da gioco, senza alcuna distinzione.

In particolare, la FIGC ha sostenuto con un contributo di 100 mila euro l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma, ha coinvolto gli Azzurri e le Azzurre nella campagna #leregoledelgioco, tesa a sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per contenere il contagio. L’altra campagna di comunicazione #loScudettodelCuore ha assegnato simbolicamente a tutte le categorie professionali impegnate durante l’emergenza lo scudetto 2020: il simbolo dell’Italia sportiva è diventato il riconoscimento per tutte quelle categorie scese in campo nella partita contro il Covid-19, dai medici ai volontari della Protezione Civile, dalle Forze dell’Ordine al personale dei servizi pubblici essenziali.

Nei primi mesi dell’emergenza, inoltre, la FIGC ha messo a disposizione della Protezione Civile di Firenze il Centro Tecnico Federale di Coverciano: la ‘Casa delle Nazionali’ è stata ribattezzata la ‘Casa della Solidarietà’ e per 40 giorni, dal 6 aprile al 15 maggio 2020, Coverciano ha ospitato al suo interno, nella struttura alberghiera dove solitamente risiedono in ritiro gli Azzurri e le Azzurre, 48 pazienti positivi al Covid-19.

Ad ottobre, poi, la Nazionale ha scelto di giocare una delle gare di Nations League a Bergamo, la città simbolo per l’altissimo tributo di vittime pagato al Covid: in quell’occasione, il Ct Roberto Mancini, il capodelegazione Gianluca Vialli e il team manager Gabriele Oriali, in rappresentanza di tutti gli Azzurri, hanno reso omaggio alle vittime in una cerimonia al cimitero di Bergamo, accompagnati dal Sindaco Giorgio Gori e insieme ad una delegazione della Nazionale dei Paesi Bassi. Allo stadio, poi, la FIGC ha ospitato tutti i sindaci della provincia, che con la fascia tricolore hanno testimoniato la presenza di tutti bergamaschi al fianco della Nazionale, un momento che ha unito tutta l’Italia nel ricordo delle vittime e delle sofferenze della pandemia.