Prandelli: “Un campionato aperto fa bene al calcio e allo spettacolo”
lunedì 14 gennaio 2013
''La Juventus resta favorita per la continuità di gioco, ma ci sono squadre che grazie alla qualità possono arrivare in alto. Il voto al campionato finora è decisamente positivo”. Queste le parole di Cesare Prandelli a margine dell’assemblea elettiva della Figc per il rinnovo della presidenza: “Un torneo aperto – ha spiegato il Ct - fa bene al calcio, allo spettacolo. Ci sono squadre che hanno lavorato in questi mesi per fornire qualità al gioco, ci auguriamo che fino alla fine si assista a un campionato vincente. Lazio e Napoli hanno grandi qualità, e molte squadre, comunque, hanno alte ambizioni. Ieri per esempio ho visto Parma-Juventus, e il Parma ha espresso un gioco molto propositivo affrontando la Juve a viso aperto. Gli allenatori si sono resi conto che è vincente il calcio dove lo sviluppo del gioco è fondamentale''.
Un plauso anche alla Fiorentina nonostante le ultime sconfitte: “Ha proposto un calcio propositivo, studiato. Sono contento quando le squadre possono esprimere un calcio così piacevole”.
Prandelli ha poi commentato il momento delicato che sta vivendo Mario Balotelli: "Come tecnici siamo obbligati ad aiutare un talento come lui a esprimere tutto quello che può dare. Ma poi arriva un punto in cui deve camminare da solo, prendersi le sue responsabilità e far parlare di sé per quello che fa in campo. Mario deve ascoltare il suo allenatore. Mancini lo ha fatto esordire, lo ha voluto a Manchester, chi meglio di lui può dargli consigli?".
Una battuta anche su Daniele De Rossi, rimasto in panchina in occasione dell’incontro giocato ieri dalla Roma a Catania: “Se sono preoccupato per la sua situazione? Assolutamente no, Daniele è un giocatore di grande qualità caratteriale e saprà uscire da questa situazione un po' particolare''.
Il Ct è tornato anche a parlare di Antonio Cassano, ribadendo che le porte della Nazionale sono aperte: “Abbiamo pensato di rinnovare il gruppo azzurro provando altri giocatori. Se avessi convocato Antonio probabilmente non avrebbe giocato El Shaarawy. Ma Cassano è il nostro Di Natale, se farà bene, quando faremo le competizioni importanti, lo chiameremo". Intanto molti giovani continuano a mettersi in luce in Serie A: "Le società sono state costrette ad accelerare questo processo di rinnovamento e siamo sicuri che questi ragazzi possono dare qualità. Sono altrettanto convinto che l'operato delle società è stato premiato, l'investimento sul settore giovanile alla lunga verrà sempre premiato".