Ranieri ritira il Premio Bearzot. Tavecchio: “Il successo di Claudio è una cosa unica”
lunedì 9 maggio 2016
“Bearzot non l'ho mai conosciuto, ma il fatto che in me rivedono il suo spirito mi inorgoglisce”. Queste le parole di Claudio Ranieri oggi al Salone d’Onore del CONI al momento del ritiro del Premio Nazionale Enzo Bearzot, il riconoscimento promosso dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC nato per onorare la memoria del Ct della Nazionale Campione del Mondo a Spagna ‘82.
Il tecnico, fresco vincitore della Premier League alla guida del Leicester, devolverà l’assegno del Premio alla Onlus dedicata a Stefano Borgonovo: “Ancora non ho capito l'impresa che abbiamo fatto – ha dichiarato alla folta platea presente - eravamo partiti per salvarci ed è successo quello che è successo. Non è facile vincere uno scudetto in Inghilterra, ma il mio primo 'scudetto' (la promozione in Serie A, ndr) l'ho vinto a Cagliari e questo non lo dimentico”.
"A nome di tutto lo sport italiano – le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò -ringrazio Claudio per quello che ha fatto. Ha dimostrato che prima o poi i sogni si avverano".
Ad assegnare il prestigioso riconoscimento è stata una giuria presieduta dal numero uno della FIGC Carlo Tavecchio e composta dai direttori delle principali testate sportive italiane.
Nelle scorse edizioni il premio era stato assegnato a Cesare Prandelli (2011), Walter Mazzarri (2012), Vincenzo Montella (2013), Carlo Ancelotti (2014) e Massimiliano Allegri (2015). “Nel palmares dell'Italia – ha dichiarato il presidente federale - il successo di Claudio è una cosa unica. Questo vuol dire che esportiamo l'italianità con stile, competenza, impegno e senso del dovere. Sono tutte caratteristiche che riconosco all'uomo Ranieri, cui auguro un giorno di vincere un Mondiale con l'Italia”.