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RIQUALIFICARE GLI STADI, RECUPERARE PUBBLICO: IL PIANO DEL MINISTERO PER UN CALCIO DIVERSO

giovedì 15 marzo 2007

RIQUALIFICARE GLI STADI, RECUPERARE PUBBLICO: IL PIANO DEL MINISTERO PER UN CALCIO DIVERSO

Riqualificare gli stadi, garantirne la sicurezza e la funzionalità,recuperare pubblico e tifosi : in una parola, un progetto di valorizzazione dello sport. E' questo l'obiettivo del ministro Giovanna Melandri che ha riunito oggi i vertici del CONI (Petrucci e Pagnozzi), dell'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia (Domenici), della FIGC (Pancalli), delle Leghe professionistiche del calcio (Matarrese e Macalli); il discorso del Governo sull'impiantistica non si limita al calcio, riguarda più in generale lo sport professionistico e all'incontro hanno partecipato anche i responsabili della Federazione e della Lega pallacanestro. Il sistema degli stadi italiani - ha ribadito il ministro Melandri - è largamente superato nei modi di gestione,ma anche nella ripartizione di oneri e onori tra Società di calcio e Amministrazioni pubbliche, proprietarie degli impianti.Sullo sfondo, la prospettiva di EURO 2012 che l'Italia spera di ottenere il 18 aprile,ma anche l'obiettivo della privatizzazione che renda gli stadi più comodi, accoglienti, centri di attività sportive e commerciali non solo per i 90' della partita. Dalla riunione, in particolare negli interventi di Petrucci, Pancalli, Matarrese e Macalli è emersa una generale condivisione dei programmi esposti dal ministro Melandri: "Ritengo che il recente decreto antiviolenza - ha sottolineato il ministro dello sport - sia solo il presupposto per ripartire con una strategia di più largo respiro, dopo la messa a norma e in sicurezza degli stadi". Per rispettare prescrizioni e tempi del decreto,sarà convocato nelle prossime settimane un "tavolo di lavoro" allargato ai rappresentanti degli Interni,delle Infrastrutture, dell'Economia e delle Regioni. Ma intanto, il ministro Melandri ha incaricato il CONI di coordinare il lavoro preparatorio con due obiettivi concreti: a) una ricognizione della situazione. - stadi per avere una mappa completa delle carenze e delle necessità; b) mettere a punto un modello di stadio ideale sulla base di un progetto - prototipo che tenga conto anche delle esigenze qualitative e urbanistiche.