Rispetto per la sentenza. Codice penale e sportivo: due ordinamenti diversi
martedì 8 novembre 2011
La Figc non commenterà la sentenza su “Calciopoli”, ma lo farà solamente dopo aver preso atto delle motivazioni. E' quanto ha anticipato il presidente della Figc Giancarlo Abete rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa che si è svolta oggi a Vicenza, subito dopo la riunione del Consiglio federale.
Al termine dei lavori il presidente Abete ha tuttavia spiegato la posizione della Figc, che è parte civile nel procedimento di “Calciopoli”. “La posizione della Federazione - ha dichiarato – è di grande rispetto per le decisioni che saranno assunte dal Tribunale di Napoli. Tuttavia siamo di fronte ad una situazione 'in progress': questo di Napoli è infatti il primo grado di giudizio, che poi avrà un seguito. E in parallelo c'è già una sentenza pronunciata in relazione della richiesta di rito abbreviato di alcuni
dirigenti, che a metà novembre vedrà l'appello”.
Sulle vicende giudiziarie in corso Abete ha ricordato '”che esiste fisiologicamente una differenza strutturale tra i procedimenti penali e le decisioni degli organi di giustizia sportiva. Nello specifico - ha aggiunto il presidente Figc - facciamo riferimento a due ordinamenti diversi: a uno primario che è quello statuale, ad uno derivato che è quello sportivo. Per farmi capire, a puro esempio, ci possono essere delle sentenze di condanna in termini penali che non determinano degli effetti a livello sportivo e ci possono essere sanzioni a livello sportivo che non sono collegate a reati che abbiano valenza penale”.