Riunione a Milano: dal prossimo anno arbitri diversi per la serie A e B
venerdì 12 marzo 2010
Saranno due , una per la Lega di serie A e l’altra per la Lega di B, le Commissioni arbitri nazionali (Can) a partire dal prossimo anno. E due, di conseguenza, saranno anche le Commissioni disciplinari, mentre nessuna decisione è stata presa in merito al ruolo del designatore, che potrebbe rimanere unico oppure essere raddoppiato, in modo che ognuna delle due Leghe abbia il suo. Queste sono le proposte di cui si è discusso oggi nella sede della Lega a Milano dove, alla presenza del padrone di casa Beretta, si è tenuta una riunione con i vertici della Figc (il presidente Abete, il vice presidente Albertini, il direttore generale Valentini e il segretario Di Sebastiano), dell’Aia (il presidente Nicchi e il designatore Collina), dell’Associazione Allenatori (il presidente Ulivieri) e dei presidenti di serie A (tra i quali Galliani, Moratti, Blanc, De Laurentiis, Zamparini, Lotito e Spinelli).
Una lunga riunione, durata tre ore, che ha offerto lo spunto per una ampia riflessione e per un confronto definito da tutte le componenti “costruttivo e soddisfacente”.
“Il calcio è una realtà emozionale - ha dichiarato il presidente Abete nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro - importante però è la lucidità di lettura a bocce ferme, come è avvenuto oggi. Insomma, se si sbaglia a interloquire, se si evocano mandanti e situazioni poco chiare, allora ci sono le sanzioni decise dal sistema. E’ utile confrontarsi per conoscersi meglio, per focalizzare insieme i problemi e trovare soluzioni condivise. Su proposta del presidente dell’Aia Nicchi, la prossima stagione avremo due Can separate per dare due identità alla Lega di A e di B”.
Dal canto suo, il presidente Nicchi ha aggiunto. “L’argomento del designatore non era all'ordine del giorno, stiamo studiando, perchè niente si può improvvisare. La cosa importante che è emersa dalla riunione di oggi è la volontà di dialogo”.
Sia Abete che Nicchi hanno comunicato la volontà di dare a questo genere di appuntamenti una cadenza periodica: “Non più solo la tradizionale festa di Natale - ha spiegato il presidente della Figc – ma un colloquio continuo su tutto, a cominciare dagli aspetti tecnici”.