Rizzoli spiega le novità regolamentari: “Con maggiore conoscenza, conseguenze positive per tutti”
A Coverciano il responsabile della CAN A ha incontrato i responsabili delle società di Serie A e la stampa. Spiegate le modifiche introdotte dall’IFAB e in vigore da questa stagionevenerdì 23 agosto 2019
Una conferenza per approfondire gli aspetti tecnici sulla Circolare dell’AIA n°1, relativa alle novità regolamentari introdotte dall’IFAB per la stagione sportiva 2019/2020: nell’aula magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano, il responsabile della CAN A, Nicola Rizzoli, ha incontrato i rappresentanti delle società di Serie A e la stampa accreditata per spiegare le modifiche al regolamento che da quest’anno verranno applicate sui campi di gioco.
“Mai come in questa stagione – ha esordito il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, introducendo il pomeriggio di spiegazione - dovremmo partire con campionati senza tribunali e con tutte le componenti che parlano la stessa lingua tecnica.
Ieri abbiamo certificato le nuove disposizioni internazionali e abbiamo effettuato una riunione con tutti gli organi federali arbitrali nazionali, alla presenza del responsabile arbitrale FIFA, Pierluigi Collina, e del responsabile UEFA, Roberto Rosetti.
Contiamo molto sulle società, come voi potete contare su di noi. Non saremo più i soli a poter dire di aver fatto bene o di aver sbagliato: abbiamo fatto questa riunione perché gli stessi club e i loro dirigenti possano dire quando noi sbagliamo o abbiamo fatto bene, senza bisogno di moviolisti. Tutti possono parlare o dire la propria opinione, avendo però alla base la conoscenza delle regole."
“Sono convinto – ha sottolineato Rizzoli – che grazie alla conoscenza del regolamento e della sua applicazione si potranno avere conseguenze positive non solo per tutti gli addetti ai lavori, ma anche per i tifosi e per gli appassionati.
Vogliamo essere il più trasparenti possibili: il successo del rapporto sul campo sta infatti nella chiarezza.”
Il responsabile della CAN A, attraverso anche degli esempi filmati, ha mostrato ai presenti l’evoluzione regolamentare: dalle rimesse in gioco dalla linea di fondo ai falli di mano in area, dalla posizione in cui i giocatori dovranno uscire dal terreno di gioco alla composizione della barriera sui calci piazzati.
Rizzoli ha quindi terminato il proprio intervento elencando alcune statistiche relative all’ultima stagione di Serie A, la seconda che ha visto la presenza della Var come aiuto ai direttori di gara nel nostro massimo campionato. In 397 partite in cui è stata utilizzata la Video Assistant Referee (380 gare di Serie A e 17 di Coppa Italia) sono stati 2.658 gli episodi controllati, circa 600 in più rispetto alla precedente stagione. La Var in totale è intervenuta in 148 occasioni, una ogni 2,7 partite; le correzioni effettuate sono state 111 con un tempo medio di 85,5 secondi.
“Senza correzioni effettuate grazie alla Var – ha sottolineato Rizzoli – ci sarebbe stato il 4,18% di errori: un dato comunque migliore rispetto alla stagione precedente, che avrebbe visto la percentuale al 5,78. Nell’ultima stagione abbiamo avuto 22 errori con la Var: si parla di uno 0,83% di errori, anche se in 5 casi su 22 avremmo potuto evitarli. È un ottimo dato, ma puntiamo a migliorarlo.”
Presentazione di Nicola Rizzoli della Circolare AIA n°1
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