Sacchi: “Un’unica idea di gioco per ridurre il gap con gli altri Paesi”
giovedì 19 settembre 2013
“Un'idea di gioco unica per tutte le squadre del settore giovanile, tecnici capaci, aggiornati e funzionali a questa idea di gioco e giocatori disciplinati che consentano di attuare questo progetto”: bastano poche parole ad Arrigo Sacchi per suggerire ai responsabili dei Settori Giovanili delle società di Serie A e B e dei tecnici delle Nazionali giovanili la strada da seguire per colmare il gap esistente con altre realtà. “Per sopperire alle mancanze rispetto alla realtà internazionale, dove sono più avanti di noi soprattutto per quanto riguarda le accademies delle società professionistiche, i nostri club – continua Sacchi - dovrebbero sviluppare una maggiore sinergia all'interno del proprio settore giovanile, con la necessità di individuare un'unica idea di gioco da adottare. E’ importante anche favorire la formazione di allenatori capaci, disposti all'aggiornamento e funzionali a questo concetto di gioco, ma allo stesso tempo scegliere giocatori con le stesse caratteristiche di adattabilità. Per questo auspico che la federazione investa molto sul settore tecnico per favorire la formazione dei tecnici del futuro”.
E’ stata grande, sia nei numeri che negli interventi, la partecipazione dei responsabili dei settori giovanili dei club di serie A e B e dei tecnici delle squadre nazionali giovanili presenti all’incontro che si è svolto oggi a Coverciano sul tema “Nazionali Giovanili e Club, i risultati di una sinergia” al quale hanno preso parte anche il presidente del Settore Tecnico della Figc Gianni Rivera, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Luca Pancalli, il presidente dell’Aiac Renzo Ulivieri e il direttore generale della Lega di A Marco Brunelli, oltre ovviamente a Sacchi e al vice coordinatore Viscidi.
L’incontro è stato aperto proprio da Viscidi, che ha letto una lettera di saluto del presidente del Club Italia Demetrio Albertini, assente per precedenti impegni, imperniata su due riflessioni: la prima è quella dell'aumento del numero delle gare internazionali delle nazionali giovanili che serve per migliorare il bagaglio di esperienze che completa la formazione di un calciatore; la seconda è legata alla volontà di portare le nazionali giovanili all'interno dei centri sportivi delle società.
Anche Viscidi, dal canto suo, ha rilevato – come Sacchi – che il lavoro avviato all’interno delle squadre giovanili sta dando i suoi frutti: “Voglio ringraziare – ha sottolineato il vice coordinatore - i responsabili dei settori giovanili perché negli ultimi anni il rapporto con il Club Italia è migliorato di molto: un esempio è il lavoro fatto nell'armonizzazione dei calendari dei campionati per non ostacolare l'attività delle squadre nazionali. Stiamo migliorando dal punto di vista dei risultati, con le nazionali dei paesi europei più importanti come Germania, Spagna Olanda stiamo ottenendo un numero di successi maggiore di qualche tempo fa. La scorsa stagione siamo stati l'unica federazione a portare due squadre, l'Under 21 e l'Under 17, nelle finali dei campionati europei. Anche la riforma del campionato allievi ha contribuito molto a migliore le nostre prestazioni”.
“Condivido questa posizione di iniziare a guardare sempre più dentro casa e a saper valorizzare i propri settori giovanili. Oggettivamente poi, quando si guarda ai campionati all'estero e si vede l'età media degli altri giocatori, la differenza si nota”: a parlare è il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc, Luca Pancalli, a margine dell'incontro che si è svolto presso il centro tecnico di Coverciano.
“Credo – ha continuato Pancalli - che per il Settore giovanile e scolastico italiano sia un momento positivo, visto che in questi anni sotto la guida di Gianni Rivera ha ottenuto risultati tecnici, ma anche valoriali. Per ciò che mi riguarda, spero di essere all'altezza di quanto fatto da Rivera e sono grato al presidente Abete e al consiglio federale di avermi affidato questo ruolo”.
Una serie di annotazioni sono state portate dal presidente del Settore Tecnico Gianni Rivera: “Abbiamo notato che si stanno verificando delle situazioni di miglioramento nei settori giovanili azzurri, perchè l'idea di formare i ragazzi fin da piccoli nel miglioramento della tecnica sta prendendo piede nel nostro Paese. Molte società professionistiche si apprestano ad attingere al settore giovanile, c’è quindi soddisfazione nel vedere che la proposta, il tentativo di 'migliorare la tecnica' sta prendendo sempre più piede. Ci sono club come Milan, Inter e Juventus che mi sembrano sulla strada giusta a livello di settore giovanile, e se riescono a continuare a dare questo messaggio sarà utile per migliorare il calcio italiano”.