Sarri ritira il ‘Premio Bearzot’. Tavecchio: “Portabandiera dell’estetica del calcio”
martedì 30 maggio 2017
Si arricchisce la bacheca personale di Maurizio Sarri: dopo la ‘Panchina D’oro’ assegnatagli dai suoi stessi colleghi due mesi fa a Coverciano, il tecnico del Napoli ha ricevuto oggi nel Salone d’Onore del CONI il ‘Premio Enzo Bearzot’, il riconoscimento promosso dall'Unione Sportiva Acli con il patrocinio della FIGC e intitolato all’ex Ct della Nazionale Campione del Mondo a Spagna ’82.
Accompagnato dal presidente Aurelio De Laurentiis, Sarri è stato premiato dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal numero uno della FIGC Carlo Tavecchio, e dal presidente dell’Us Acli, Damiano Lembo. "Ringrazio la società, la squadra e i tifosi – ha dichiarato - voglio condividere con tutti questo premio e dedicarlo anche a De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di prendermi come guida tecnica del Napoli".
Il tecnico succede nell’albo d’oro a Cesare Prandelli, Walter Mazzarri, Vincenzo Montella, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri e Claudio Ranieri, vincitore dell’ultima edizione: "Abbiamo fatto partite divertenti – ha aggiunto - e penso che alla base ci sia il divertimento in campo. Solo così si divertono anche gli spettatori. Ho la fortuna di avere 25 ragazzi cresciuti, ma che sono bambini dentro. Loro si divertono e fanno divertire anche me, l'ultima cosa che penso quando esco da casa e sto andando all'allenamento è che sto andando a lavorare".
A fare gli onori di casa il presidente del CONI Giovanni Malagò: “Siamo molto orgogliosi di patrocinare e ospitare la premiazione. Le Acli sono una cosa seria, non solo nel mondo dello sport ma in assoluto del nostro Paese. Quei presidi e roccaforti dove si respira un’aria diversa. Sarri è un tecnico che stimo e ammiro molto”, ha concluso Malagò annunciando anche la consegna del Collare d’Oro a tutta la Nazionale di Enzo Bearzot, Campione del Mondo nel 1982”.
Parole d’elogio nei confronti del tecnico del Napoli sono arrivate anche dal presidente Tavecchio: “Sarri è il portabandiera dell’estetica del calcio, lo stimiamo per questo ma anche e soprattutto perché è una persona umile, che ha fatto la gavetta e viene dal mondo dei dilettanti, dove ha vinto dei campionati. Vincere è difficile in tutte le categorie”.