Attualità

Seminario Figc-Ussi. Letta: autonomia dello sport, un valore da difendere

martedì 31 gennaio 2012

Seminario Figc-Ussi. Letta: autonomia dello sport, un valore da difendere

Con gli interventi del direttore delle Competizioni Uefa Giorgio Marchetti, dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e del presidente del Coni Gianni Petrucci, si è concluso oggi a Coverciano il quinto seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi “Il calcio e chi lo racconta”, organizzato dalla FIGC in collaborazione con l’USSI.
Dopo i temi affrontati ieri - fair play finanziario, gestione del gruppo, nuove tendenze del calcio italiano e confronto con quanto accade in Europa, gli arbitri e le nuove tecnologie, riforme per il futuro del calcio italiano – oggi è stato il turno di altri argomenti di estrema attualità, condivisi dalla numerosa platea di partecipanti.
Il primo intervento è stato quello del direttore delle Competizioni Uefa Giorgio Marchetti, che ha parlato del progetto di formazione ed armonizzazione dei calendari internazionali. “Per quanto riguarda le squadre nazionali – ha sottolineato Marchetti – l’obiettivo è quello di eliminare le date singole, come ad esempio quella di agosto, per inserire tutte date doppie per giocare gare ufficiali o amichevoli”.
Alto aspetto toccato dal dirigente della confederazione europea è stato quello della centralizzazione della vendita dei diritti televisivi delle gare di qualificazione alle fase finali dei campionati europei e dei mondiali: “Il progetto, sviluppato dalla UEFA su mandato delle singole federazioni e che partirà dalle qualificazioni agli Europei del 2016, avrà come necessario corollario la necessità di gestire la competizione in maniera centralizzata, con l’obiettivo di creare delle finestre di sei giorni consecutivi in cui spalmare le gare di tutte Nazionali”.
Da Gianni Letta è arrivato un suggerimento che coinvolge anche il mondo politico: “Lo sport – ha dichiarato - può e deve essere un modello, con i suoi valori di indipendenza e autonomia, per la vita politica, istituzionale e civile del nostro Paese. Può essere di grande insegnamento a tutta l'Italia, basta vedere quel che accade nel calcio: ci sono club contrapposti, tifosi che non cambieranno mai squadra eppure, quando si tratta di agire per crescere e migliorare, nessuno parla di 'inciucio' come avviene invece in
politica dove sui grandi temi come le pensioni, l'evasione fiscale, gli ammortizzatori sociali, il welfare, il Pil, non è mai stato facile liberare i due schieramenti dal timore di perdere consensi al momento di prendere certe decisioni”.
A rivolgersi alla platea è stato infine il presidente del Coni Gianni Petrucci: “Parlo spesso di etica, ma ci sono momenti in cui il mondo dello sport deve pensare che alla base ci sono dei principi semplici, come cultura e rispetto. Abbiamo convocato la Giunta e il Consiglio Nazionale del Coni per parlare di etica e per dimostrare che ci sono dei principi. Prandelli – ha detto rivolgendosi al ct presente anche oggi a Coverciano, insieme al vice presidente vicario e presidente della Lnd Tavecchio - ha bene interpretato questi principi e bene ha fatto Abete a sceglierlo. Oltre ad essere grandi allenatori bisogna essere brave persone che hanno dei principi e Prandelli è uno di questi”.
Il seminario si è chiuso in tarda mattinata con il saluto del presidente della Figc Abete – accompagnato dal direttore generale Valentini – e quello del presidente dell’Ussi Ferrajolo.

Nella foto grande: da sinistra il direttore generale della Figc Valentini, il presidente del Coni Petrucci, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta, il presidente della Figc Abete e il presidente dell’Ussi Ferrajolo
Nella foto piccola: il direttore delle Competizioni Uefa Marchetti