Solidarietà per trasferire valori e sviluppo: convention a Casa Azzurri
giovedì 17 giugno 2010
“Disputare per la prima volta la Coppa del Mondo FIFA in Sud Africa è una grande occasione per trasferire una dimensione valoriale di progetti finalizzati allo sviluppo di tutto il continente ”. Con questa premessa il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha aperto i lavori della convention organizzata a Casa Azzurri in collaborazione con Amref Italia e Unicef, correlata al progetto solidale “Un Gol per l’Africa”. Un appuntamento finalizzato a fare il punto sui programmi implementati dalle due onlus nel continente, e in particolare nel Paese che in questi giorni ospita la kermesse mondiale, al quale hanno preso parte i vice presidenti FIGC Carlo Tavecchio (vicario) e Demetrio Albertini (quest’ultimo coordinatore del progetto), l’Ambasciatore Italiano Elio Menzione, il sottosegretario del Ministero della Salute Sudafricano Eddie Mhlaga, oltre a Pascoal Mocumbi e Mario Raffaelli (Amref) e Aida Girma (Unicef Sud Africa).
Il tema dell’accesso alle risorse idriche sotto forma di bonifica e realizzazione di pozzi, l’educazione all’igiene, alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, ai progetti orientati all’educazione dei giovani, sono stati l’elemento centrale del dibattito che si è articolato nell’arco del programma degli interventi. “La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia riconosce al fanciullo il diritto al riposo, al tempo libero, al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, tra queste lo sport fondamentale per lo sviluppo e la prevenzione di comportamenti antisociali – ha affermato l’ambasciatore Menzione - In un Paese ed in un Continente in cui la piaga dell’AIDS ha ridotto sensibilmente l’aspettativa di vita sotto i 50 anni il Mondiale 2010 offre un’occasione utile e forse irripetibile per riflettere sulle importanti connessioni esistenti tra sport, salute e sviluppo dei giovani”.
A dare ulteriore impulso alla campagna di raccolta fondi tramite l’sms solidale 455503 è l’iniziativa promossa dalla Lega Nazionale Dilettanti: “Conosco i problemi dell’Africa in particolare dell’area sub sahariana come Burkina Faso, Togo e Benin – ha affermato Carlo Tavecchio – Il mondo dei dilettanti è da sempre attento a questi temi: riteniamo che lo sport possa essere un veicolo di sviluppo per poter realizzare interventi sul territorio africano: costruire un pozzo in Sud Africa costa 3.500 Euro, sensibilizzeremo gli oltre 450 mila calciatori affinché sostengano concretamente la nostra iniziativa”. Su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia e della FIGC, 175 ragazzi provenienti dalle aree più disagiate del Paese potranno assistere all’incontro Italia-Nuova Zelanda in calendario domenica a Nelspruit.