Spalletti vince la 12ª edizione del Premio Bearzot. Gravina: “Lo merita per capacità tecniche e qualità umane”
La premiazione il 24 marzo a Napoli, che il giorno prima al Maradona ospiterà la sfida tra Italia e Inghilterra. Riconoscimento speciale alla carriera a Nicola Pietrangeli, all’arbitro Doveri il premio in memoria di Stefano Farinamartedì 21 febbraio 2023
Luciano Spalletti vince la 12ª edizione del Premio Bearzot. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio nella sala della FIGC intitolata a Paolo Rossi, il compianto Pablito tanto legato all’ex Ct Enzo Bearzot e vincitore nel 2020 del premio organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della Federcalcio.
Dopo essersi riunita in mattinata per decretare il vincitore, la giuria presieduta dal presidente federale Gabriele Gravina e dal numero uno dell'Us Acli, Damiano Lembo, ha comunicato in conferenza stampa che sarà il tecnico di Certaldo a succedere nell’albo d’oro a Roberto De Zerbi. Un riconoscimento per la straordinaria cavalcata del Napoli, ma anche per i valori morali che hanno sempre accompagnato la carriera di un allenatore capace di affermarsi sia in Italia che all’estero.
Spalletti sarà premiato nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino a Napoli il prossimo 24 marzo (ore 10.30, differita in serata su Rai 2), all’indomani del match valido per le qualificazioni a EURO 2024 tra Italia e Inghilterra in programma allo Stadio ‘Diego Armando Maradona’: “Convinto assertore del valore del gruppo nel raggiungimento dei risultati – si legge nelle motivazioni del premio – e allo stesso tempo tecnico capace di esaltare la qualità dei singoli, come dimostra anche questa splendida e per certi versi inaspettata stagione del suo Napoli, da molti anni e su molte piazze calcistiche riesce a coniugare bel gioco e vittorie. Virtù, questa, che lo accomuna a Enzo Bearzot, come pure l’attitudine all’insegnamento: in campo, dove questa capacità didattica innesca spesso prestazioni scintillanti delle sue squadre, e fuori. Certe sue ‘lezioni’ a piccoli fan partenopei che avevano marinato la scuola per andare a seguire gli allenamenti del Napoli infatti sarebbero piaciute tanto al Ct del Mondiale 82 e hanno esaltato sul web migliaia di tifosi, pardon, genitori, riaffermando il valore educativo dello sport anche quando è vissuto al massimo livello”.
“Spalletti merita questo importante premio - ha dichiarato Gravina - al di là delle capacità tecniche e dei risultati. Ho parlato recentemente con Luciano, mi ha esposto una bellissima idea che sta diventando progetto e che spiega molto della sua persona. Mi ha detto di voler fare qualcosa per i ragazzi nelle scuole e di voler lasciare qualcosa di personale alla città di Napoli. Vuole entrare nelle scuole coordinandosi con noi, per questo valuteremo le modalità per un progetto da fare insieme”. E rispondendo in conferenza stampa alla domanda di un giornalista ha aggiunto: “Punta molto sulla squadra, mi ricorda l’Arrigo Sacchi di qualche anno fa e il Mancini di oggi”.
“È un grande tecnico – ha ribadito il presidente dell’Us Acli Damiano Lembo - ma soprattutto un uomo di valori. Spalletti, come i suoi predecessori vincitori del Premio, ricalca a pieno la nostra idea di sport, fatta di rispetto ed educazione. Un ringraziamento ai tanti amici e compagni di viaggio che hanno fatto sì che questa manifestazione raggiungesse questo livello. Primo tra tutti il mondo dell’Us Acli, poi i tanti compagni come la FIGC, la stampa sportiva che arricchisce la giuria e il CONI, che hanno permesso di arrivare a questo grande risultato e Sport e Salute che con il suo supporto ci consente di continuare a promuovere lo sport di base e per tutti”.
La giuria ha deciso di assegnare un premio speciale alla carriera a Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano e grande appassionato di calcio, una passione che lo ha portato in alcune occasioni ad allenarsi con i giocatori di Roma e Lazio. Insieme ad un gruppo di soci di uno storico sodalizio romano, il Tennis Club Parioli, fu uno dei pionieri del calcetto, l’attuale futsal che negli anni Cinquanta si affacciò per la prima volta in Italia. Complice la pioggia caduta copiosa, che non permetteva di giocare a tennis, uno dei campi in terra rossa del circolo fu utilizzato da Pietrangeli e compagni per giocare a pallone, in una sfida cinque contro cinque che piano piano divenne una consuetudine, tanto da far adibire un apposito campo. “Pietrangeli – ha sottolineato Gravina - non è solo l’uomo del tennis italiano, ma appartiene a tutto il mondo dello sport”.
Durante la conferenza stampa è stato annunciato anche il vincitore della 4ª edizione del premio in memoria dell’ex arbitro e designatore ‘Stefano Farina’, un riconoscimento vinto lo scorso anno da Daniele Chiffi. Il premio è stato assegnato a Daniele Doveri, arbitro di Volterra classe ’77, per essersi distinto nella stagione sportiva in corso.