Test atletici a Sportilia, Collina: prevenzione e fair play
giovedì 30 luglio 2009
Con i test atletici e il lavoro in aula condotto dal Responsabile della Commissione, Pierluigi Collina, è entrato nel vivo il ritiro precampionato degli arbitri ed assistenti della CAN A-B in corso a Sportilia. Nella mattinata lavoro in pista per gli assistenti con il test RSA (Repeated Sprint Ability), necessario a valutare l’abilità ad effettuare accelerazioni massimali con un ridotto tempo di recupero (5 x 30mt, con recupero di 30’’), perfezionato dalla rilevazione con un sistema di cellule fotoelettriche “intelligenti”. Nel pomeriggio quindi è stata la volta degli arbitri chiamati alla valutazione della propria condizione fisico-atletica con il test massimale denominato “Yo-Yo intermittent recovery test”. “I test effettuati hanno fatto registrare risultati eccellenti, in netto miglioramento rispetto allos tesso periodo dello scorso anno” - ha detto il prof. Castagna, Responsabile della preparazione atletica, che ha coordinato i preparatori del Modulo Preparazione Atletica del Settore Tecnico AIA .
Le novità regolamentari introdotte nella Circolare n° 1 dell’AIA sono stati gli argomenti principali della giornata in aula. Collina si è soffermato sulle modifiche alla regola 11 introdotte di recente dall’IFAB (International Football Association Board), in particolar modo relativamente alla rilevanza di un giocatore in difesa uscito dal terreno di gioco senza autorizzazione e che pertanto è da considerarsi pertanto sulla linea perimetrale sino all’interruzione del gioco (vedi l’episodio di Panucci nella partita Olanda-Italia a Euro 2008). Inoltre la disamina delle nuove disposizioni per gli allenatori all’interno dell’area tecnica, resa liberamente accessibile senza fare ritorno in panchina. Ma Collina ha insistito su un concetto fondamentale, ovvero l’importanza di tenere comportamenti corretti fra i protagonisti della partita: “Non voglio sentir parlare di tolleranza zero – ha detto ai suoi uomini – ma solamente di attenzione nei confronti di situazioni che si sono verificate”.
A rimarcare l’obiettivo dichiarato del raggiungimento di una uniformità di valutazione nella direzione arbitrale è stato l’intervento di Alfredo Trentalange, Responsabile del Settore Tecnico, che ha richiamato l’attenzione del gruppo sull’importanza di un lavoro in sinergia tra tutti gli Organi Tecnici ed il Settore Tecnico Arbitrale. “Anche noi - ha detto Trentalange - siamo qui per imparare, e soprattutto fare in modo che tutti gli arbitri, dalla A ai giovanissimi, parlino un unico linguaggio”.