Turismo sportivo, Albertini: “Orgoglioso della finale di Champions 2009”
mercoledì 24 marzo 2010
Quasi tutti gli sportivi ricorderanno per sempre la finale di Champions League 2009 per il trionfo del Barcellona di Pep Guardiola, i gol di Eto’o e Messi, la coppa alzata al cielo da Puyol. Non Demetrio Albertini, vicepresidente Figc, che di quella finale ha coordinato tutta l’organizzazione: nel corso del convegno svolto questa mattina presso l’Università di Roma Tor Vergata, infatti, quella finale è stata rivissuta attraverso gli occhi di chi ha diretto nell’ombra il lavoro della squadra impegnata a far funzionare tutto, dentro e fuori dal campo.
La finale di Champions League 2009 disputata lo scorso maggio a Roma è stato uno dei casi analizzati nella Giornata di studio promossa dal Master in Sport Management dell’Università di Tor Vergata, per comprendere il turismo sportivo in quanto fenomeno economico, l’impatto generato per il territorio che ospita i grandi eventi ed il marketing legato ad un settore che sta diventando sempre più interessante.
“Poter giocare una finale così – ha raccontato Albertini – è il desiderio di ogni sportivo. Averla organizzata però mi ha reso davvero orgoglioso. Per la prima volta ho fatto il regista di una squadra fuori dal campo, che è stata all’altezza del compito assegnatole. Ci abbiamo messo passione per far vivere una delle più belle finali di Champions”. Attraverso ad esempio l’idea della Card voluta per l’occasione, che permetteva ai tifosi di avere una serie di servizi gratuiti come i mezzi pubblici e l’accesso ai Musei cittadini (Capitolini e Ara Pacis), che in molti stanno ora pensando per altri grandi eventi calcistici; grazie al Piano per la Sicurezza elaborato dalle autorità italiane, indicato come un modello da replicare in futuro. Un’esperienza raccontata con entusiasmo, soddisfazione e anche orgoglio viste le accuse che, nei giorni precedenti la finale, arrivano da autorevoli giornali inglesi sui rischi a Roma sul fronte sicurezza, smentiti il giorno dopo di fronte a quello che per molti commentatori è stata la “finale perfetta”.
Insieme ad Albertini, sul tema è intervenuto anche il responsabile dello Stadio Olimpico – Coni Servizi Andrea Santini, che ha illustrato gli interventi attuati nello Stadio in occasione di quell’evento, che hanno permesso di avere un Olimpico “più moderno e funzionale”. “Accanto all’organizzazione della UEFA – ha detto ancora Santini – fondamentale sono state la reattività e la flessibilità italiane”.
I lavori sono stati coordinati dal Prof. Sergio Cherubini, professore di Marketing e direttore del Master in "Sport Management" presso l'Università Tor Vergata di Roma, che ha inoltre aperto la discussione soffermandosi sui temi della mobilità sportiva, fenomeno ormai “interpretabile come vero e proprio turismo sportivo”, i cui dati forniti sono abbondantemente in crescita, grazie alle varie segmentazioni della domanda. “D’altronde – ha detto Cherubini - il turismo sportivo è capace di generare un impatto economico di grande rilievo per il territorio ospitante ed emerge quindi l’interesse dei vari stakeholders a promuovere il fenomeno in termini sia qualitativi sia quantitativi per generare un processo virtuoso”.
Nel corso dell’incontro siè parlato anche dei prossimi Mondiali di volley 2010, della Milano City Marathon, di fenomeni sportivi in grande ascesa come il golf e il rugby e di settori da sempre legati al turismo più classico come lo sci e la nautica da diporto. Interessanti per l’argomento anche i dettagli sui ritiri sportivi precampionato, legati alla valorizzazione di una destinazione e di un territorio, o un fenomeno di grande tendenza come il “Festival del fitness”.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: http://www.egesport.net