È in corso di svolgimento l’Assemblea elettiva della FIGC: sul sito la diretta live
lunedì 22 ottobre 2018
È in corso di svolgimento l’Assemblea Elettiva della FIGC, che prevede all’ordine del giorno l’elezione del Presidente Federale per la parte residua del quadriennio 2016/2020 dopo il Commissariamento dei mesi scorsi. Gabriele Gravina, presidente dimissionario della Lega Pro, è il candidato unico, mentre a presiedere l’Assemblea c’è Mario Pescante, che accolto dall’applauso della sala annuncia il congedo dopo 60 anni di militanza da dirigente sportivo.
All’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino c’è tutto il gotha del calcio italiano e internazionale, dal presidente della FIFA Gianni Infantino al vice segretario Zvonimir Boban, dal membro del board internazionale Evelina Christillin al direttore delle competizioni UEFA Giorgio Marchetti e al responsabile UEFA per lo sviluppo delle federazioni nazionali, Thierry Favre. Con il numero uno del CONI Giovanni Malagò sono seduti in sala anche il rappresentante del Governo Simone Valente, gli ex presidenti federali Matarrese, Carraro, Abete e Tavecchio e i vertici delle componenti federali al completo. Per la FIGC sono invece presenti il commissario straordinario Roberto Fabbricini, i vice commissari Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia e il direttore generale nonché vice presidente UEFA Michele Uva.
Ad aprire la lunga serie di interventi il numero uno del CONI Giovanni Malagò, che ringrazia il commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini e i vice Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia per il lavoro svolto: “Oggi è un giorno molto importante, un giorno di festa, con un'atmosfera propositiva, di condivisione. Ho sempre sostenuto in questi mesi che è fondamentale, indispensabile avere un presidente appoggiato al massimo dalle componenti. Il programma di Gravina è ambizioso, come è giusto che sia: è un momento del calcio italiano nel quale bisogna cercare di remare tutti nella stessa direzione".
Poi spazio ai vertici del calcio internazionale, con le parole del presidente FIFA Gianni Infantino e del direttore delle competizioni UEFA Giorgio Marchetti: “Siete qui per cambiare alcune cose – dichiara il numero uno della FIFA - il commissariamento è una sconfitta, ma ora siete qui e sta a voi cambiare le cose. Deve essere il calcio dal suo interno a risolvere i propri problemi, non serve una tutela esterna". Dopo aver portato il saluto del presidente Aleksander Ceferin, Marchetti nel fare l’in bocca al lupo al nuovo presidente ricorda gli ottimi risultati raggiunti nell’ultimo anno dalle quattro nazionali giovanili finaliste dei rispettivi Campionati Europei e della Nazionale Femminile, che quest’estate tornerà a disputare il Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima volta: “
Il commissario straordinario Roberto Fabbricini sottolinea i risultati raggiunti, ma anche le problematiche affrontate nel percorso commissariale iniziato lo scorso 1° febbraio: "Durante il mio mandato ho sempre rispettato l'indipendenza e la terzietà degli organi di giustizia. Comprendo benissimo i giudizi soggettivi sul commissario, ma alcuni di questi seppur legittimi sono stati improntati a posizioni precostituite e in certe occasioni sono prevalse le contrapposizioni. La Serie B a 19 squadre è stata l'origine di tanti problemi e di una mia forte autocritica. Questo nasce innanzitutto dalla mia convinzione che i diritti sportivi debbano essere acquisiti solo sul campo, poi dalla volontà della Lega B di non procedere ai ripescaggi, una brutta parola, e infine dalla convinzione che questa decisione sia il primo grande passo sulla via della riforma dei campionati da tutti da tempo auspicata e poi mai affrontata nel concreto".
Fabbricini fa gli auguri a Gravina per il lavoro che lo aspetta, ricorda la nomina di Roberto Mancini alla guida della Nazionale (“che ci permette di guardare al futuro con fiducia") e ribadisce la bontà delle riforme effettuate: “Rivendico con convinzione alcune delle cose fatte in questi nove mesi, a partire dall'attenzione data al calcio femminile, dove si sono fatti notevoli passi avanti e investimenti. La riforma delle seconde squadre ha un valore maggiore rispetto alla sola società che ha deciso di avvalersene quest'anno: sentire oggi che in Italia non se ne sentiva il bisogno mi sembra paradossale".
Tutte schierate con Gravina le componenti federali. Sul palco a portare le rispettive idee per un rilancio del calcio italiano il presidente della Lega A Gaetano Micciché, il presidente della Lega B Mauro Balata, il vice presidente vicario della Lega Pro Mauro Grimaldi, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, i presidenti dell’Associazione Calciatori (AIC) e dell’Associazione Allenatori (AIAC), Damiano Tommasi e Renzo Ulivieri e il numero uno dell’Associazione italiana arbitri (AIA) Marcello Nicchi.
Prima del via alle votazioni l’intervento del candidato unico Gabriele Gravina: “Essere qui è per me il completamento di un percorso umano e sportivo. Ringrazio i fidati compagni di viaggio in un cammino tortuoso, finalmente siamo qui compatti ed uniti. Ce lo chiede il Paese e ce lo chiede il contesto internazionale. Oggi sento più forte che mai la responsabilità, il peso del passo che sto per fare e faremo insieme. È il momento di avere il coraggio di gettare il cuore oltre l'ostacolo. In un progetto di riforme di sistema le uniche porte che saremo felici di sbattere in faccia saranno quelle ad avventurieri e speculatori che tanto prendono e nulla lasciano al nostro calcio se non ferite nel cuore di intere realtà sportive".