Emergenza Climatica
La nostra Policy
Lavorare per prevenire i danni naturali e per promuovere un impegno ambientale concreto attraverso le attività gestite dalla Federazione, sfruttando la visibilità e il raggio d’azione del calcio in Italia.
Ambizione 2030
Ridurre l’impronta di carbonio derivante dalle attività calcistiche in Italia e in Europa ed essere un partner credibile di riferimento per le organizzazioni impegnate nella tutela dell’ambiente.
Agire per il cambiamento climatico col supporto di partner specializzati e stimolare l’azione per il clima:
Calcolare, ridurre e monitorare l’impatto ambientale della FIGC attraverso nuovi criteri di sostenibilità ambientale
Promuovere l’impegno per l’ambiente anche all’interno delle strutture, dei regolamenti e delle linee guida della Federazione.
Obiettivi
Progetti
La FIGC è pienamente consapevole dell’emergenza climatica che stiamo affrontando. Nel suo rapporto più recente, pubblicato nel 2021, l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha evidenziato chiaramente quanto gli impatti del cambiamento climatico siano già visibili in numerose regioni del mondo. Il calcio, come altri sport, contribuisce a tali effetti. Gli studi condotti nell’ambito del progetto “Life TACKLE”, finanziato dalla Commissione Europea, hanno evidenziato come una singola partita di calcio abbia un impatto ambientale significativo. Tale impatto riguarda diversi aspetti, tra cui il consumo energetico elevato, la produzione di rifiuti e le emissioni derivanti dagli spostamenti dei tifosi ed ulteriori fattori ambientali correlati alle attività tipiche negli stadi, come i servizi di ristorazione e di pulizia. La Federazione riconosce la propria responsabilità nel contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale e di guidare il cambiamento verso pratiche più sostenibili a livello di tutto l’intero sistema calcistico italiano. La FIGC si impegna a diventare un forte sostenitore della tutela ambientale, abbracciando pratiche sostenibili, promuovendo la consapevolezza e sfruttando l’importante capillarità sul territorio. La Federazione dimostrando la propria leadership intende ispirare cambiamenti positivi, sia all’interno che all’esterno del campo, per un futuro più sostenibile di tutto il sistema calcistico italiano. A tale scopo, è stato delineato un percorso strategico con azioni concrete e impegni programmatici significativi. L’impatto ambientale nel calcio, viene misurato:
- CONSUMO ENERGETICO: L’illuminazione degli stadi e l’uso di impianti di riscaldamento e condizionamento delle sedi operative richiedono una grande quantità di energia.
- EMISSIONI DI CO2: Il trasporto dei giocatori, dello staff e dei tifosi verso gli stadi causa un’elevata emissione di gas serra, contribuendo al cambiamento climatico.
- PRODUZIONE RIFIUTI: Durante gli eventi di calcio, vengono prodotti rifiuti come bottiglie di plastica, bicchieri usa e getta, imballaggi di cibo e altri materiali di scarto.
- CONSUMO DI ACQUA: I campi da gioco necessitano di irrigazione regolare per garantirne le buone condizioni. Tale pratica richiede un elevato consumo di acqua.
- CONSUMO DI RISORSE: La produzione di attrezzature e indumenti sportivi può comportare l’estrazione di risorse naturali, l’utilizzo di energia e l’emissione di CO2.
- SPRECO ALIMENTARE: Nei punti di ristoro degli stadi vengono prodotte grandi quantità di cibo che spesso rimangono inutilizzate e vengono sprecate.