Emergenza e Diritti

La nostra Policy

La FIGC si fa promotrice della dignità, del rispetto e dell’uguaglianza dei diritti di tutte le persone coinvolte nel calcio, specialmente in situazioni di emergenza e vulnerabilità.

Ambizione 2030

Includere i principi dei diritti umani in tutte le decisioni strategiche e nei rapporti di lavoro. Essere riconosciuti per le importanti iniziative di solidarietà nell’ecosistema calcistico italiano e europeo:

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Assicurare la presenza dell’impegno sui diritti umani in tutte le relazioni della Federazione con i suoi stakeholder

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Garantire risposte rapide in situazioni di emergenza attraverso una Task Force FIGC dedicata e istituendo un fondo per l’erogazione di contributi di solidarietà.

Focus

Progetti

FIGC in campo per l'emergenza

A testimonianza di come il calcio rappresenti un volano per la diffusione di valori positivi, la FIGC ha fornito il proprio contributo a sostegno della crisi umanitaria in Ucraina. La Federazione si è impegnata per sensibilizzare e trasmettere un segnale di pace con il posticipo di cinque minuti dell’inizio delle gare di campionato favorendo e supportando la partecipazione di squadre e allenatori ucraini alle attività calcistiche in Italia. Inoltre, la Federazione ha attivato iniziative di fundraising e di raccolta di generi alimentari e medicinali da inviare nelle zone colpite, con il supporto di sponsor e partner. Attraverso la collaborazione già attiva con Croce Rossa Italiana sono stati inviati nelle zone di conflitto articoli di abbigliamento tecnico-sportivo per un valore di oltre 220.000 euro da distribuire alle popolazioni più vulnerabili. La Federazione ha inoltre partecipato alla missione di pace “L’Italia scende in campo per la Pace” insieme alla Cooperativa Auxilium e alla Comunità di Sant’Egidio, con l’obiettivo di fornire beni di prima necessità, vestiti, farmaci, generatori elettrici, raccolti tra la popolazione italiana e i partner. La missione è stata l’occasione per condividere amicizia e vicinanza alle persone colpite dalla guerra. La FIGC ha donato 24.000 capi di abbigliamento e palloni a migliaia di bambini, ragazzi e famiglie. Come ulteriore gesto di vicinanza concreta ai giovani ucraini, la FIGC ha deciso di favorire il tesseramento, in ambito dilettantistico e di Settore Giovanile e Scolastico, dei minori provenienti dall’Ucraina, facendosi carico degli oneri assicurativi e di tesseramento.


Insieme per Herat

A settembre 2021, dopo la fuga da Kabul a seguito all’occupazione talebana, tre calciatrici afgane e il loro allenatore erano tra i rifugiati ospitati a Firenze. Componenti della squadra femminile del Bastan FC di Herat (Kabul), simbolo dell’emancipazione femminile in Afghanistan negli ultimi anni, le atlete, giunte a Firenze al termine del loro percorso migratorio, sono state ospitate anche nel Centro Tecnico Federale di Coverciano. In sinergia con il Comune di Firenze, la FIGC si è attivata affinché l’accoglienza delle atlete e del coach della squadra afgana potesse arricchirsi anche di sessioni di allenamento per favorire la ripresa dell’attività calcistica, mettendo a disposizione allenatori e tutor per la pratica sportiva. Sono state inoltre create opportunità di integrazione nel nuovo contesto attraverso approfondimenti della cultura italiana, incontri, corsi di lingua italiana per favorire l’empowerment e l’inclusione sul territorio. La presenza delle calciatrici è stata un’opportunità di incontro e confronto anche con la Nazionale femminile, in ritiro a Coverciano in preparazione alle due gare di qualificazione ai Mondiali 2023. Oltre alla testimonianza offerta dalle atlete afgane, è stata svolta una visita guidata al Museo del Calcio di Coverciano, durante la quale gli ospiti sono stati accompagnati in un percorso tra storia e cultura del calcio, dagli albori azzurri fino alla Coppa vinta ai Campionati Europei UEFA EURO 2020 e al pallone della finale di Wembley. Qualche mese più tardi, nella primavera 2022, è anche stato possibile per le tre ragazze, Susan, Maryam e Fatima, tornare in campo, questa volta con la maglia del club Centro Storico Lebowski. La squadra dilettantistica, storicamente sostenuta dai tifosi fiorentini, ha voluto accogliere le calciatrici non soltanto come gesto di solidarietà, ma per sostenerle al meglio nel proseguimento del loro percorso sportivo calcistico.