Sostenibilità
Sostenibilità sociale e ambientaleStrategia di Sostenibilità FIGC
La Strategia di Sostenibilità FIGC si basa sulla Strategia UEFA “Strength Through Unity 2030”, nel rispetto delle 11 Policy, identificate dalla UEFA, sulle quali ogni Associazione Nazionale ha orientato la propria strategia.
Il documento strategico della Federazione per la sostenibilità socio-ambientale punta ad accelerare l’azione collettiva per il rispetto dei diritti umani e ambientali nel calcio italiano.
POLICY
Diritti Umani
Sostenibilità Ambientale
60 obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili che il calcio italiano, inteso come unico ecosistema, intende raggiungere entro il 2030 su 11 diverse politiche comprese nell’ambito dei diritti umani e della tutela ambientale. Sono indicati nella “Strategia di Sostenibilità”, un progetto ambizioso che si ispira all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed alla “Strategia di Sostenibilità UEFA”. La FIGC, prima Federazione sportiva in Italia a dotarsi di un documento strategico di questo tipo, realizzato con la collaborazione di LUNDQUIST, partner tecnico-metodologico, assume dunque un impegno chiaro nella sfida verso uno sviluppo sostenibile del calcio italiano, nel rispetto delle esigenze della competizione sportiva globale e quella con gli altri prodotti dell’industria dell’intrattenimento. Al tempo stesso, indica una nuova vision che consegna al calcio un ruolo da protagonista nel processo di attivazione, ispirazione e accelerazione dell’azione collettiva nell’ambito dei diritti umani e ambientali. Le azioni e gli obiettivi indicati nel percorso di breve, medio e lungo termine, inoltre, si affiancano all’azione quotidiana di governo dello sport più popolare nel Paese, che tende costantemente a rendere il nostro calcio sempre più inclusivo e socialmente responsabile.
Il documento recepisce gli 11 ambiti di azione indicati dalla UEFA, associando ad ognuna di esse una ambizione da raggiungere entro il 2030. In ambito sociale, la FIGC si impegna a mettere le persone al centro, promuovendo un ambiente inclusivo e paritario. Sul fronte ambientale, l'obiettivo è quello di ridurre l'impatto ambientale e stimolare l'azione per il clima in tutti gli attori del calcio italiano. Per realizzare le proprie ambizioni, la Federazione ha identificato 4 leve strategiche: la sinergia con gli stakeholder, una governance solida per presidiare le azioni di sostenibilità, nuove partnership per acquisire competenze specifiche e iniziative di advocacy per sensibilizzare tutti gli attori ai quali si rivolge.
L’azione della FIGC punta inoltre a favorire quell’effetto a cascata che permetta di generare impatti significativi e duraturi, per il calcio e per il Paese, attraverso il coinvolgimento, qualitativo e quantitativo, dei diversi stakeholder dell’ecosistema calcistico: le leghe, le associazioni tecniche, i club, così come i volontari, gli sponsor, i tifosi, i fornitori di servizi, i Media, le comunità e le amministrazioni locali, le istituzioni ed il Governo, ciascuno nei rispettivi ambiti, con i rispettivi obiettivi e le rispettive azioni.
L'approccio UEFA
La Strategia definita dalla UEFA punta a richiamare l’intero ecosistema del calcio europeo intorno a un’agenda comune per creare sinergie efficaci: allineare la gestione istituzionale e i luoghi di lavoro alle ambizioni descritte nel documento; incorporare principi, norme e pratiche su diritti umani e sull’ambiente nell’intero ciclo di vita di tutti gli eventi calcistici.
In questo percorso verso il 2030, la UEFA sosterrà le 55 associazioni affiliate nei loro sforzi per progettare e mettere in atto strategie di organizzazione ed eventi sostenibili sulla base delle rispettive priorità, mettendo a sistema le azioni sostenibili dei club e delle leghe, insieme a calciatori, arbitri, dirigenti, allenatori e volontari e coinvolgendo attivamente sponsor, tifosi, fornitori, media, comunità locali, governi e istituzioni globale nella collaborazione su iniziative di sostenibilità.
Timeline
* Dalla stagione 2022/2023 nel Sistema delle Licenze UEFA sono stati inseriti i Criteri di Responsabilità Sociale (criteri attuali: Criteri Sportivi, Criteri Infrastrutturali, Criteri Responsabilità Sociale, Criteri Organizzativi, Criteri Legali, Criteri Economico-finanziari)
SUSTAINABILITY OFFICER: Chi sono?
A partire dall'1 luglio 2021, ogni Associazione calcistica europea affiliata alla UEFA ha nominato un Sustainability Officer (Social and Environmental Sustainability Officer), referente per la UEFA sul tema dalla Sostenibilità socio-ambientale nel rispetto delle 11 Policy.
Il Sustainability Officer rappresenta il punto di contatto con la UEFA per la Sostenibilità socio-ambientale e il riferimento a livello Nazionale per l’implementazione delle politiche alle quali tutto il mondo del calcio dovrà ispirarsi. Il Sustainability Officer si occupa anche del coordinamento, della definizione, dell’allineamento e dell’implementazione della Strategia di Sostenibilità dell'Associazione.
Tutti i Sustainability Officer sono stati riuniti dalla UEFA per un primo storico meeting europeo il 18 e 19 ottobre 2021. Per l'occasione è stato scelto il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Nell'incontro sono stati annunciati gli step obbligatori, è stato valutato lo stato di avanzamento delle strategie di sostenibilità delle singole associazioni nazionali ed è stato fornito un training sui nuovi sistemi che dovranno essere implementati (come il programma SEMS per la gestione sostenibile degli eventi sportivi).
Nell’ambito del Club Licensing & Financial Sustainability e dei nuovi Criteri di Sostenibilità, ai fini del rilascio della Licenza UEFA, a partire dalla stagione sportiva 2023/2024, a tutte le società è richiesto di dominare un Sustainability Officer responsabile della sostenibilità socio-ambientale, redigere un proprio piano strategico e sviluppare azioni strategiche per garantire la sostenibilità a lungo termine del calcio per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
Sostenibilità FIGC
Email: sostenibilita@figc.it
Telefono: 06.84912140