Giornata dedicata allo sviluppo del calcio femminile, a L'Aquila, in occasione del convegno "Calcio femminile, per noi una questione di cultura…" con ospiti d'eccezione come la CT Nazionale Femminile, Milena Bertolini, e la capodelegazione Cristiana Capotondi per conoscere e raccontare lo sviluppo del calcio femminile attraverso le voci delle sue protagoniste.

Pomeriggio iniziato con la visita del CT Bertolini e delle giocatrici della nazionale italiana e della Roma Femminile, Elisa Bartoli ed Elena Linari, presso lo Stadio Gran Sasso, durante la seduta di allenamento della Selezione Territoriale Under 15 Femminile.

41 le ragazze, provenienti dalla regione Abruzzo, Molise e basse Marche, che hanno avuto modo di conoscere le giocatrici e di confrontarsi con loro.

"Quello che fa la differenza - ha augurato la CT alle ragazze - è il divertimento. Se continuate a divertirvi in campo, potrete togliervi tante soddisfazioni. Sicuramente non è facile arrivare a giocare ad alti livelli, richiede molto impegno e sacrifici. Ma la passione e l'entusiasmo che avete, vi farà amare sempre più questo sport. Siete fortunate che potete confrontarvi con altre ragazze e potete crescere in un ambiente sano con tecnici qualificati. Vivete ogni esperienza con la voglia di crescere ed imparare sempre di più, ma non vi dimenticate mai di divertirvi."

Le giocatrici della nazionale, Linari e Bartoli, hanno raccontato le loro storie, su come era difficile per una ragazza giocare a calcio fino a qualche anno fa, hanno dato consigli alle ragazze e non si sono sottratte a foto e autografi con le ragazze.

Dopo l'allenamento, le ragazze e lo staff hanno partecipato al convegno "Calcio femminile, per noi una questione di cultura…" organizzato dalla LND Abruzzo, nell’ambito delle iniziative realizzate per “L’Aquila Città Europea dello Sport 2022” nell’Auditorium del GSSI.  

Tante le tematiche discusse al convegno per fare un punto sull'evoluzione e lo sviluppo del calcio femminile nella nostra regione, dagli investimenti in adeguate strutture alla formazione di tecnici e dirigenti. Si è parlato anche dell'introduzione del professionismo nella Serie A Femminile a partire dalla stagione sportiva 2022/23. Una novità importante per il calcio femminile; i club dovranno contrattualizzare le calciatrici con accordi professionisti che riconoscano contributi previdenziali, con un fondo di fine carriera che garantirà loro diritto alla pensione e maternità.

Ma soprattutto si è parlato dello sviluppo sui territori per avvicinare bambine e ragazze al gioco del calcio, abbattendo le barriere culturali che sono ancora troppo presenti nella società attuale.

Sono intervenuti al convegno: l'Assessore regionale allo sport, Guido Quintino Liris, il presidente LND, Giancarlo Abete, e il consigliere Federale, Daniele Ortolano, il Presidente LND Abruzzo, Ezio Memmo, il Coordinatore Figc - SGS Abruzzo, Emidio Sabatini, la responsabile Calcio femminile, LND Abruzzo, Laura Tinari, il presidente corso di laurea Scienze Motorie Univaq, Maria Giulia Vinciguerra.

Ma l’attenzione è stata incentrata soprattutto sulle interviste alla CT della Nazionale Femminile, Milena Bertolini, alla Capo delegazione, Cristiana Capotondi, e le due calciatrici della AS Roma Femminile e della Nazionale Italiana, Elisa Bartoli ed Elena Linari, che oltre a raccontare la loro storia e come sono diventate giocatrici della nazionale, hanno raccontato anche l'esperienza e aneddoti dell'ultimo Mondiale 2019, quando il popolo italiano ha scoperto un nuovo mondo, dimostrando di amare ed apprezzare queste ragazze e tutto il calcio femminile. 

Focus anche sui prossimi impegni della Nazionale, in vista degli Europei e delle qualificazioni mondiali, appuntamenti che serviranno ancor di più per dare visibilità al calcio femminile per far crescere l'intero movimento, gettando basi importanti per il futuro.

"Negli ultimi anni abbiamo triplicato il numero di bambine e ragazze tesserate nelle società del territorio. - ha affermato il Coordinatore Sgs Abruzzo Emidio Sabatini - Stiamo sviluppando sempre più attività dedicate alle bambine dai 4 anni in su, come il progetto PlayMakers che ha come obiettivo di far avvicinare al mondo del calcio le bambine attraverso il racconto di storie Disney, con percorsi studiati e condotti da tecnici federali. Ma è soprattutto in ambito scolastico che riscontriamo la maggiore partecipazione e coinvolgimento: dal progetto "Un Due Calcia", dedicato alle scuole dell'infanzia, al progetto "Giococalciando" e "Ragazze in Gioco". Altro importante programma che ha dato la spinta allo sviluppo del calcio femminile è senza ombra di dubbio l'Evolution Programme, con le attività dei CFT e AST, che hanno l'obiettivo di  strutturare un percorso di formazione tecnico-sportiva ed educativa sia per i ragazzi e le ragazze, ma anche per i genitori, cercando di far cambiare la sbagliata mentalità, purtroppo ancora molto diffusa, che il calcio sia uno sport per soli maschi.Siamo sulla giusta strada per continuare a vedere sempre più ragazze avvicinarsi al mondo del calcio, ma c'è ancora molto da fare."

 

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