Consegnato, ad Avezzano, il premio Panathlon al Presidente della Figc Gabriele Gravina
giovedì 29 novembre 2018
Si è svolta Mercoledì 28 Novembre, presso il ristorante Napoleone ad Avezzano, la cerimonia di consegna del Premio Panathlon Avezzano 2018, assegnato dalla Presidentessa Emi Di Stefano a Gabriele Gravina neo Presidente della Figc.
Il premio, giunto alla sua trentesima edizione, consiste nella riproduzione in bronzo della celebre “Venere di Alba Fucens” e viene conferito a «quella persona nata in Abruzzo o, comunque, residente da tempo nella nostra regione, che abbia ottenuto concretamente risultati e/o riconoscimenti, nel campo dello sport, a livello nazionale o internazionale, nel corso dell’anno e nell’albo d’oro annovera importanti nomi del mondo dello sport, come Mario Pescante, Sara Simeoni, Domenico Morfeo.
“La scelta del Presidente Gravina– afferma Emi Di Stefano presidente del Club- oltre alla prestigiosa presenza in campo nazionale nella Figc, ma anche perché è stato il fautore del miracolo “Castel Di Sangro in B” e successivamente si è distinto come dirigente della federazione come rappresentante della Lega Pro, dimostrando grande competenza, passione e lungimiranza, rispecchiando pienamente i valori della nostra associazione.”
Il Panathlon International, nel cui circuito è integrata la delegazione avezzanese, è una realtà indipendente la cui mission è veicolare i valori dell’etica sportiva e del fair play, adoperandosi in maniera proattiva per la promozione e diffusione della cultura sportiva e del valore sociale dello sport, inteso anche come strumento formativo.
“Amo considerare il passato come esperienza e non come ricordo – afferma il Presidente Gravina–dobbiamo impedire al ricordo di prevaricare il sogno e trovare il coraggio di proiettarci verso il futuro”.
Gravina ha tenuto a sottolineare come è molto attaccato al territorio: “Conosco il mio Abruzzo, le sue sensibilità, la grande capacità che ha di accogliere e questa serata mi riempie di emozione e orgoglio. Sono convinto che il futuro del calcio risieda nella sua multidimensionalità, dove, accanto alla pur fondamentale dimensione economica, dovrà esserci molto altro. Cruciale sarà il ruolo giocato proprio dal territorio e i valori che trasmettiamo ai nostri giovani”.