Bolzano

Trofeo Coni in Basilicata: quinto posto assoluto per la selezione Figc di Bolzano

lunedì 25 settembre 2023

Trofeo Coni in Basilicata: quinto posto assoluto per la selezione Figc di Bolzano

Nella foto, da destra a sinistra: Dario Carrera (tecnico), Denise Gavazza, Fabian Keim, Jana Oberparleiter, Francesco Cenga, Romina Reifer, Moritz Pfitscher e Andrea Scolfaro (accompagnatore).

E' andata in archivio l'ottava edizione estiva del Trofeo Coni, l'Olimpiade Giovanile nazionale che ha animato terre e mari della Basilicata con il suo voluminoso popolo di apprendisti campioni.

Il quinto posto assoluto, conquistato dalla selezione Figc dell'Alto Adige, è un risultato che piace moltissimo. Frutto di una lenta ma costante escalation che i nostri giovanissimi interpreti hanno saputo assemblare, un pezzetto alla volta. E che ha sorpreso tutti. Forse, anche loro stessi.

Smaltite le 14 ore trascorse in pullman, in uno dei più lunghi trasferimenti di cui si hanno prove tangibili al Settore Giovanile e Scolastico di Bolzano, lo staff e la squadra hanno iniziato a costruire la loro “piccola grande” impresa. Lontano dal campo. Creando quell'empatia e quell'affiatamento che sono stati preziosi alleati quando è stato il momento di entrarci, in quel campo.

Dopo aver recuperato le forze lasciate sui sedili del pullman, la nostra selezione ha trascorso insieme il resto del giovedì. Ogni qual volta che qualche giocatore ha chiesto di conto, a piccole dosi Mister Carrera ha saputo dispensare preziosi consigli. In modo che la squadra fosse consapevole delle potenziali difficoltà che avrebbe potuto incontrare.

Venerdì mattina, nell'immediata vigilia della nostra partecipazione, c'era soprattutto curiosità. Di sapere come i nostri giovani calciatori si sarebbero adattati alla formula di questo spettacolare “tre contro tre” in spazi ristretti. Il debutto, però, è stato brutale. L'Abruzzo, una delle preferite, non lasciava scampo ai nostri giovani biancorossi. L'impietoso 4-0 finale ha avuto le stesse sembianze di uno schiaffo difficile da assorbire. Ma è servito a far capire a tutti la logica del gioco.

Già contro la Sardegna i nostri lasciavano emergere nitidi miglioramenti. Vincendo nettamente il confronto e vedendo aumentare il volume della propria autostima. Quando l'insidiosa Liguria si è presentata al suo cospetto, nella terza partita del programma, l'Alto Adige ha inteso subito che sarebbe stata sfida alquanto ostica. Quattro tempi di fuoco e di battaglia vera. Che alla fine hanno premiato proprio i nostri ragazzi per 3-2, soltanto all'ultimo assalto.

Molto positivo anche l'ultimo impegno di qualificazione, contro la Puglia, vinto agevolmente. Al netto dei quattro incontri del venerdì l'Alto Adige concludeva il girone al secondo posto. Risultato che valeva l'accesso alla finale per le posizioni dal 5° all'8° posto. In compagnia di Lombardia, Piemonte e Val d'Aosta. Un bellissimo risultato.

Sabato mattina il campo ha emesso il suo inoppugnabile verdetto. La prima sfida, contro la temibile Lombardia, è stata un continuo susseguirsi di emozioni ad alta intensità. Le due squadre alla fine si sono spartite equamente i quattro tempi a disposizione. E solo i tiri di rigore, favorevoli all'Alto Adige, hanno potuto stabilire le gerarchie.

Caldissimo anche il successivo duello contro il Piemonte, con il primo quarto di gioco deciso dai nostri avversari con un gol scaturito da un tiro proprio sul fischio finale. La voglia di rivalsa dei nostri giovanissimi aspiranti campioni è stata tale però che lo 0-1 iniziale si trasformasse in un meritatissimo 3-1 finale.

Per agguantare il quinto posto assoluto, storico per l'Alto Adige, serviva l'ultimo sforzo. Superare la Val d'Aosta. Fin da subito la squadra diretta da Dario Carrera ha messo in chiaro i valori in campo. Ed alla fine ha chiuso nettamente in suo favore l'ultimo confronto del girone.

Complimenti, dunque, ai nostri tecnici ed ai nostri aspiranti campioni. E congratulazioni alla delegazione dell'Umbria che, nella partita decisiva per l'attribuzione della medaglia d'oro, ha superato proprio l'Abruzzo. L'unico avversario capace di sottomettere la selezione altoatesina.