Morire a 14 anni è una cosa inconcepibile, una crudeltà assoluta per i familiari che ne piangono la perdita e per tutti quelli che conoscono il valore della vita.

Matteo, questo il nome del ragazzo, era un giovane che, come tanti, amava il calcio e nel calcio riponeva le sue speranze e le sue passioni giovanili.

Ci ha lasciati per una tragica fatalità, che si è consumata sotto gli occhi dei compagni di squadra e dei familiari, presenti in tribuna durante una seduta di allenamento.

La morte di un ragazzo lascia inebetiti, increduli, attoniti, perchè interrompe un progetto di vita e colpisce tutti, indistintamente.

In momenti come questi si viene toccati dal senso di impotenza, dal dolore personale e altrui, e ci spinge a riflettere perchè una vita che si spegne troppo presto toglie un pò di futuro e di fiducia a tutti.

La coordinatrice regionale Diana Bellucci, tutto lo staff del settore unitamente al presidente del CR Lazio Melchiorre Zarelli e all'intero Consiglio Direttivo, si stringono commossi alla famiglia del giovane calciatore a alla società Priverno A Palluzzi, certi di rappresentare il sentimento di sincera partecipazione e profondo cordoglio di tutti gli sportivi.