Le società del Lazio e il progetto Tutela Minori
Grande seguito per i primi due incontri organizzati dal SGSsabato 26 novembre 2022
Sono 77 i Delegati delle Società del Lazio che, nella due giorni organizzata dal Coordinamento Regionale, si sono confrontati con il Team della Tutela Minori del Settore Giovanile e Scolastico sui temi riguardanti il progetto, partito in via sperimentale nel 2020 e oggi diventato uno degli elementi propedeutici al riconoscimento da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio del Terzo e Quarto Livello di qualità per i Club Giovanili. Nei due incontri, organizzati per presenza territoriale, sono stati affrontate le problematiche legate agli abusi sui calciatori e calciatrici più giovani e sono state presentate le soluzioni offerte dal mondo del calcio che fa riferimento al Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e che si integrano con le direttive a livello continentale promulgate dalla UEFA.
A fare gli onori di casa la Coordinatrice Regionale Diana Bellucci, affiancata dalla Responsabile dell’Area Psicologica Daniela Sepio, dal Responsabile dell’Attività di Base Pietro Martella e dal Delegato Regionale per l’Attività Scolastica, Claudio Ferri. Un intervento imperniato sui valori che il progetto fa emergere e sulla necessità di diffondere una autentica cultura del rispetto della persona anche nell’ambito sportivo, dove la Federazione Italiana Giuoco Calcio, con questa iniziativa, si pone come apripista dello sport nazionale su queste delicate tematiche.
Il corso è stato articolato in tre parti. La prima, curata dal Coordinatore del Progetto Massimo Neroni, relativa ai principi che ispirano l’iniziativa, partendo dall’analisi dei numeri, per arrivare agli obiettivi definiti dalla FIGC. La seconda, prettamente di carattere tecnico e condotta da Marco Giustinelli, ha illustrato la metodologia messa in campo dal Team per sostenere le società nella creazione di un sistema documentale efficace e condiviso e ha delineato la figura del Delegato del Club alla Tutela dei Minori. La parte conclusiva è stata affidata a Carlo Rizzo, l’altro Coordinatore del Progetto, che ha mostrato i supporti informatici messi a disposizione per trasmettere le linee guida e supportare l’intera organizzazione nella realizzazione di una rete tra i partecipanti.