Puglia

Calcio a 5 e Attività di Base: proseguono le videoconferenze con le società pugliesi

venerdì 15 maggio 2020

Calcio a 5 e Attività di Base: proseguono le videoconferenze con le società pugliesi

Oggi pomeriggio si sono svolte le videoconferenze con la partecipazione attiva di numerose società del territorio pugliese organizzate dal Settore Giovanile e Scolastico della Regione Puglia.

Dopo i saluti del Coordinatore Federale Regionale Antonio Quarto, il Delegato Regionale all'Attività Femminile Roberta Miranda ha dato avvio alla spiegazione tecnico-tattica sul tema de "Il calcio a 5 integrato al calcio a 11" condotto dal Delegato Regionale Attività Calcio a 5 Vito Stoppa.

Mister Vito Stoppa attraverso la visualizzazione di slides e video ha esposto quelli che sono i motivi per i quali l'attività di calcio a 5 sia propedeutica al calcio a 11 e quali sono i fondamentali tecnici specifici del calcio a 5 che possono essere integrati nel calcio a 11: "Giocare negli spazi stretti sviluppa abilità tecniche e notevole velocità, le dinamiche di gioco del calcio a 5 fanno in modo che i giocatori partecipino con uguale intensità sia alla fase di possesso che a quella di non possesso occupando diverse posizioni in campo. Viene sollecitata in modo spontaneo una formazione tecnico tattica molto più ampia, che servirà da base per il futuro e che consentirà di non avviare quei processi di specializzazione del ruolo che in ambito di scuole calcio possono essere più svantaggiose per il processo di crescita e di formazione".


"I dieci presupposti della metodologia del Centro Federale Territoriale" è, invece, il tema affrontato nell'ambito del Programma di Sviluppo Territoriale dal Responsabile Tecnico del CFT di Ceglie Messapica Marco Piliego con i Delegati Provinciali all'Attività di Base Gianluca Amoruso e Francesco Nardulli insieme ad alcune società locali.

"Protagonista dell'allenamento non è l'allenatore ma il giocatore. Bisogna far giocare liberamente i bambini e lasciarli sbagliare perchè l'errore fa parte dell'esercitazione". Così Mister Piliego apre il confronto spiegando il primo dei dieci presupposti del programma di sviluppo e prosegue:"Fondamentale è organizzare l'allenamento rispettando soprattutto i tempi di inizio e di chiusura; allenare in un clima sereno senza continuare a ricercare il risultato; seguire un elevato tempo di impegno motorio, far divertire il bambino con più giochi e meno esercizi; educare attraverso il movimento prevedendo tutte le aree della personalità (motoria, emotiva, affettiva, sociale); appassionare allo sport per incentivare il ragazzo ad utilizzare il proprio corpo ed effettuare nuove esperienze motorie; orientarsi al compito per dare il massimo in campo; includere tutti senza escludere nessuno perchè non esiste una scuola calcio di selezione e, infine, la variabilità della pratica per migliorare l'apprendimento di una pratica sportiva".