Puglia

"Il bullismo nella scuola e fuori": significato, cause, conseguenze, testimonianze, indagini e interventi

Incontro formativo con l'ASD A.Filograna Casarano. Relazione della Dott.ssa Milena Ciullo

domenica 31 gennaio 2021

Nella giornata di venerdì 29 gennaio 2021, si è svolto il secondo incontro informativo con la A.S.D. "A. Filograna Casarano" dal titolo: "Il bullismo nella scuola e fuori" diretto dalla Psicologa Dott.ssa Milena Ciullo.

Ad aprire l'incontro è stato il Responsabile Tecnico dell'Area di Sviluppo Territoriale (AST) di Lecce Tommaso De Giorgi che, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha dichiarato: "Sono contento di portare avanti un percorso di informazione e formazione nelle scuole calcio del nostro territorio. Questo è un argomento che coinvolge tutte le agenzie formative come proprio le scuole di calcio perchè spesso non sappiamo come intervenire e la percentuale di chi è vittima di bullismo è attualmente ancora molto alta nonostante i provvedimenti da parte degli operatori scolastici all'interno delle scuole. La Dott.ssa Milena ci darà le informazioni su come agire quando si manifestano azioni di bullismo." Mister De Giorgi conclude consigliando ai partecipanti alcune piattaforme on-line alle quali i genitori e i tecnici possono collegarsi, "cogliendo delle occasioni per cercare di debellare queste situazioni che continuano a perpetrarsi nella nostra società:

https://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/

https://paroleostili.it/


A seguire l'intervento della Dott.ssa Milena Ciullo la quale ha ribadito ai presenti di consultare i siti menzionati per approfondire la tematica e dichiara, inoltre, che "c'è una estrema attenzione sul benessere del bambino.
Ci si occupa e ci preoccupa della sua salute".

Con il supporto della visualizzazione di alcune slide la Dott.ssa Ciullo spiega il significato della parola "BULLISMO" evidenziando che "non ci sono solo comportamenti fisici ma anche verbali. Questi vengono messi di solito in atto in luoghi di aggregazione".

"La nuova forma di bullismo che ha preso piede nella nostra era social è il CYBERBULLISMO. I cosiddetti 'leoni da tastiera'.

"L'Università di Torino ha creato il barometro dell'odio e in questa ricerca ha scoperto che tre post su quattro pubblicati su Facebook da testate giornalistiche sportive riportavano commenti con linguaggio di odio. E' una percentuale altissima".

"Esistono due forme di bullismo diretto e indiretto - spiega la Psicologa - che presentano le caratteristiche di intenzionalità, sistematicità e asimmetria". 

La Dott.ssa Ciullo prosegue la sua relazione ponendo ai partecipanti la seguente domanda "Ho mai subito atti di bullismo?" alla quale rispondono negativamente.

Un risultato sicuramente positivo in riferimento ad una cerchia ristretta di persone ma, purtroppo, se si fa una ricerca più ampia questo dato non è sicuramente confortante. Infatti, secondo un'indagine condotta dall'ISTAT (alcuni dati di giugno 2020) su ragazzi dagli 11 ai 17 anni più del 50% è stato ogni tanto vittima di bullismo, il 19,8% una o più volte al mese e di questi il 9.1% lo ha subito una o più volte a settimana. Il 22% è stato anche vittima di cyberbullismo. E le ragazze sono più vittime dei ragazzi. 

"E nello Sport?. Il bullismo nello sport si manifesta in campo quando si ricerca la prestazione a tutti i costi orientandola solo al risultato agonistico e arrivando a giustificare ogni mezzo utilizzato (anche illecito) pur di conquistare la vittoria. Ma questo NON è ciò che lo sport vuole insegnare".

"Il bullo in un ambiente competitivo come quello sportivo si scatena ancora di più. Spesso, infatti, i ragazzi sono presi di mira, compresi anche gli atleti più performanti. Il bullo agisce allo scopo di minare l'autostima del rivale di gioco fino a spingerlo ad abbandonare lo sport o di cambiare squadra: questo è un SEGNALE DI ALLARME.
Il primo punto di riferimento, in questi casi è l'ALLENATORE".

"Il bullismo si può manifestare in diversi contesti, negli spogliatoi, per esempio, attraverso scherzi o presi in giro sull'aspetto fisico. ATTENZIONE anche a VIDEO e FOTO scattate negli spogliatoi".

"L'Osservatorio Nazionale dell'adolescenza ha dichiarato che su 8000 il 15% dei ragazzi è preso in giro, il 35% è anche vittima di bullismo a scuola e il 15% di cyberbullismo".

"Dai dati possiamo constatare che il fenomeno esiste e si sta dilagando, nonostante quello che si sta facendo per evitarlo - evidenzia la Dott.ssa Ciullo riportando un esempio recente - A Milano un ragazzo dice ad un compagno: 

"Tutti possono essere vittima di bullismo. Anche i campioni come Tiger Woods, Messi e Cristiano Ronaldo, Michael Phelps sono stati presi in giro per l'accento, per la statura, per il colore della pelle, per l'aspetto fisico".

La Psicologa riporta la testimonianza di un bullo pentito sottolineando l'importanza della figura dell'adulto, del professore, che deve intervenire quando assiste ad un atto di bullismo: 

"Vi invito a leggere alcune storie di bullismo come il libro di Bonucci e F.Ceniti intitolato 'Il mio amico Leo' dove il calciatore Bonucci scrive 'Un bullo secondo me ha qualcosa che manca dentro di sè, fa così perchè è lui stesso in difficoltà".

"Cosa dovrebbe fare l'ALLENATORE? Riconoscere di essere un modello educativo per i ragazzi molto più con le azioni che con le parole perchè potrebbe rischiare lui stesso di trasformarsi in un bullo agendo con eccessiva durezza per ottenere il massimo dai suoi allievi. Dobbiamo accettare la nostre responsabilità assicurando un contesto sportivo sicuro e rispettoso nei confronti degli altri. L'allenatore è anche il primo confidente".

"Cosa dovrebbero fare gli ATLETI"? devono parlare con il genitore, con il compagno, con il tecnico e non rispondere nello stesso modo con violenza".

"Consigli ai GENITORI". Se il ragazzo è triste, più nervoso, più arrabbiato, se dice che l'allenamento è andato male quando invece non è così ponetevi delle domande perchè questi sono segnali di allarme. Non bisogna sminuire e agire di impulso. Bisogna ascoltare il proprio figlio o figlia. Cerco di parlare da genitore con il tecnico, coinvolgo persone competenti e cerco di trovare una soluzione. Se è una fuga da un comportamento che fa male abbandonare non è la soluzione giusta".

"Un altro segnale che ci deve dare particolare allarme sono gli oggetti rotti o mancanti come cellullare o gli occhiali. Non sempre è un caso di distrazione".

Nel prosieguo della relazione la Dott.ssa Milena Ciullo ha presentato un video pubblicato da Francesco Cozzupoli ed edito dall'agenzia "Fenice Art" in occasione della giornata contro il bullismo, dichiarando, inoltre, che CONI e MOIGE hanno siglato un Protocollo d'intesa per contrastare ogni forma di bullismo o cyberbullismo.

"Le parole hanno un peso" (video)
https://www.youtube.com/watch?v=KB_9IBeNrHA

In chiusura del webinar alcuni dirigenti e tecnici della società hanno messo a confronto il bullismo tra ieri e oggi, sottolineando le differenze: "Prima non si parlava di bullismo forse inconsciamente ed erano dei semplici scherzi. Ci si rendeva conto che si stava superando un limite. Adesso non c'è più un limite".

A queste riflessioni la Psicologa Ciullo risponde affermando che "C'è sempre stato il comportamento goliardico (gli scherzi, la presa in giro).Quando si giocava per strada l'ultimo era sempre il meno bravo, meno capace. Oggi quel bambino lo chiamiamo vittima di bullismo. All'epoca non lo conoscevamo. C'era più modo di riscatto. C'era una sorta di 'altalena' tra l'essere vittima e bullo. Chi era scarso portava il pallone. Adesso quello che porta il pallone non viene neanche scelto. C'è una incapacità di mettersi nei panni dell'altro. Prima ci si riusciva, oggi c'è il culto di essere migliori".

"Dobbiamo riconoscere i segnali e prevenire le situazioni più problematiche alla fonte. Parliamo di una persona che soffre. Aiutando lui aiutiamo anche le vittime", conclude la Dott.ssa Milena Ciullo.