Summer Camp FIGC. D'Elia: "“E’ stata un’esperienza positiva, da replicare assolutamente. L’obiettivo è stato centrato: la promozione sociale attraverso il calcio".
Realizzato il progetto del Presidente Gravina che ha puntato sul coinvolgimento di tutte le componenti federalivenerdì 1 luglio 2022
E’ terminato oggi il Summer Camp della Figc ospitato dai campi del Centro Federale di Sa Rodia: un primo anno con 40 tra ragazzi e ragazze che hanno condiviso per una settimana, dalla mattina al tardo pomeriggio, spazi, momenti e attività insieme allo staff dell’SGS.
Giornate intense, volti sorridenti e il giusto mix tra attività tecnica - secondo i protocolli FIGC - e ludica, questi gli ingredienti per un progetto davvero inclusivo che ha permesso ai ragazzi di partecipare senza nessuna spesa da parte delle famiglie.
Menzione speciale per Gianna Manca, responsabile Area Psicologi SGS, Lella Giglio, Delegata attività femminile ed Eleonora Carrus, Responsabile Organizzativa Regionale - oltre all’RTR Vincenzo Fadda - che hanno gestito, insieme agli istruttori dell’SGS, il camp, organizzando le attività e lavorando sul campo per motivare e coinvolgere i giovanissimi presenti.
Grazie ai genitori che hanno permesso ai figli di vivere questa esperienza speciale.
La particolarità del Summer Camp è stata la condivisione con tutte le componenti federali, partendo dall’SGS per passare alla LND, a seguire l’Associazione allenatori, l’Associazione calciatori e infine l’AIA, così come fortemente voluto dal presidente FIGC Gravina, primo promotore del progetto.
Oggi la giornata conclusiva dedicata al mondo arbitrale, con l’obiettivo di conoscere la figura e le funzioni degli arbitri, i compiti e le regole. Presente Marco Porcheddu, in rappresentanza dell’AIA Regionale, a cui va il ringraziamento dell’SGS Sardo.
Ringraziamento doveroso al Presidente del CR Sardegna e vicepresidente della LND Gianni Cadoni per il consueto supporto e la disponibilità di campi e strutture.
In conclusione, le parole del Coordinatore Federale SGS Sardegna Fabrizio d’Elia: “E’ stata un’esperienza positiva, da replicare assolutamente. L’obiettivo è stato centrato: la promozione sociale attraverso il calcio. Il pallone che diventa strumento a disposizione di tutti, il pallone come momento per ritrovarsi e non solo giocare ma anche stare bene”.