Lunedì 16 maggio 2011 ore 14.30    allo Spazio Book del Bookstock Village del Salone Internazionale del Libro di Torino, il Settore Giovanile e Scolastico del Piemonte e Valle d'Aosta organizza il convegno "Calcio di domani, Valori di ieri". All'incontro interverranno personalità importanti del mondo sportivo come: Giancarlo Camolese (Allenatore professionista – Membro commissione nazionale Attività di base SGS nazionale), Marco Pianotti (Coordinatore federale), Don Aldo Rabino (membro Consiglio direttivo SGS nazionale), Barbara Benedetti (Coordinatore commissione attività scolastica SGS nazionale), Picchio De Sisti (SGS nazionale), Serino Rampanti (Assessore allo sport città di Moncalieri)

 

 Nell'ambito della riscoperta, del recupero e della valorizzazione del passato che, quest'anno, caratterizza la gran parte delle manifestazioni del nostro Paese, in occasione del 150° anniversario dell'unificazione italiana, ci proponiamo di guardare anche noi al passato del calcio operando un confronto con la realtà attuale.

Molto è cambiato in più di un secolo di gioco del calcio. Di recente Pelè, in una intervista alla BBC a proposito dei prossimi Mondiali di calcio 2014 in Brasile, alla domanda dell'intervistatrice che gli chiedeva quante e quali fossero le differenze tra il calcio dei "suoi" tempi e quello di oggi (e, in sostanza, di formulare un giudizio su quale fosse "il migliore") ha risposto che i cambiamenti sono ovviamente stati enormi, ma senza indugiare in una visione nostalgica dei bei tempi andati ha commentato che la società stessa, il mondo intero sono cambiati, in ogni settore della vita umana e non solamente in quello calcistico e sportivo.

Ciò che è interessante è proprio questo sguardo attivo nei confronti del passato: non serve lodare sterilmente modelli di un tempo che oggi non sarebbero più proponibili, ma ispirarsi ai principi ed ai valori che animavano quei modelli per trovarne di nuovi, applicabili alla realtà che stiamo vivendo, provando dove possibile ad anticiparne le esigenze future.

Quali valori "di ieri" andrebbero recuperati nel calcio attuale? In che modo, attraverso quali figure e strutture promuoverli?