Calcio e inclusione, Tisci: "Lo sport è un veicolo straordinario"
martedì 13 febbraio 2018
Oltre quattrocentocinquanta alunni provenienti da otto diverse scuole di Roma presenti oggi presso il Cinema Adriano per il lancio di Crazy for Football, il documentario, prodotto da Skydancers con Rai Cinema, nato con l'intenzione di combattere i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale e ripercorre le vicende della Nazionale italiana di Calcio a 5 per pazienti psichiatrici, protagonista della prima edizione dei Mondiali disputata in Giappone. Un gruppo di ragazzi con storie diverse e difficili alle spalle, seguiti da uno psichiatra coraggioso, Santo Rullo, da un allenatore duro ma sempre pronto alla battuta, Enrico Zanchini, e da un ex campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, nel ruolo di preparatore atletico.
Al termine della proiezione, introdotta dal saluto del vicecommissario straordinario della FIGC Alessandro Costacurta, e accolta dall’applauso degli studenti, sul palco il regista Volfango De Biasi, il coautore del libro Crazy for Football Francesco Trento e Santo Rullo hanno raccontato come ha preso corpo il film in un dibattito a cui ha partecipato anche il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci. “E’ innanzitutto un grande onore essere qui, oggi, in qualità di rappresentate del Settore Giovanile e Scolastico, l’organo che nello specifico sviluppa e pianifica l’attività che vi riguarda in modo più diretto, per celebrare il lancio di un’iniziativa di grande valore e a cui teniamo molto. Nel contesto sportivo, e più prettamente calcistico, svolgiamo un ruolo importante, sia in termini tecnici, che formativi ed educazionali, e questo progetto ne è una dimostrazione. La crescita e gli ottimi risultati di questo grande impegno attestano la nostra convinzione che il calcio ha un enorme risvolto sociale e che può davvero trasformarsi in uno strumento di aggregazione, inclusione e integrazione. All’interno della nostra programmazione, da alcuni anni stiamo sviluppando attività dedicate al Calcio Integrato, iniziative portate avanti grazie al supporto delle società del territorio e dei nostri istruttori che con massima disponibilità rendono possibile qualcosa di straordinario, se visto soprattutto nell’ottica degli effetti e dei benefici sociali. La Federazione agisce su una panoramica molto vasta e voi, assieme a migliaia di vostri coetanei in tutta Italia, ne siete la prima rappresentazione. Per questo è molto importante lo sviluppo di progetti di carattere sociale e la nostra presenza all’interno del mondo scolastico, perché l’obiettivo del Settore Giovanile e Scolastico, non è puramente tecnico-sportivo, ma mira a formare uomini e donne del domani che seguano principi e valori che anche attraverso il calcio riteniamo di poter trasmettere”.
Al termine della proiezione, introdotta dal saluto del vicecommissario straordinario della FIGC Alessandro Costacurta, e accolta dall’applauso degli studenti, sul palco il regista Volfango De Biasi, il coautore del libro Crazy for Football Francesco Trento e Santo Rullo hanno raccontato come ha preso corpo il film in un dibattito a cui ha partecipato anche il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci. “E’ innanzitutto un grande onore essere qui, oggi, in qualità di rappresentate del Settore Giovanile e Scolastico, l’organo che nello specifico sviluppa e pianifica l’attività che vi riguarda in modo più diretto, per celebrare il lancio di un’iniziativa di grande valore e a cui teniamo molto. Nel contesto sportivo, e più prettamente calcistico, svolgiamo un ruolo importante, sia in termini tecnici, che formativi ed educazionali, e questo progetto ne è una dimostrazione. La crescita e gli ottimi risultati di questo grande impegno attestano la nostra convinzione che il calcio ha un enorme risvolto sociale e che può davvero trasformarsi in uno strumento di aggregazione, inclusione e integrazione. All’interno della nostra programmazione, da alcuni anni stiamo sviluppando attività dedicate al Calcio Integrato, iniziative portate avanti grazie al supporto delle società del territorio e dei nostri istruttori che con massima disponibilità rendono possibile qualcosa di straordinario, se visto soprattutto nell’ottica degli effetti e dei benefici sociali. La Federazione agisce su una panoramica molto vasta e voi, assieme a migliaia di vostri coetanei in tutta Italia, ne siete la prima rappresentazione. Per questo è molto importante lo sviluppo di progetti di carattere sociale e la nostra presenza all’interno del mondo scolastico, perché l’obiettivo del Settore Giovanile e Scolastico, non è puramente tecnico-sportivo, ma mira a formare uomini e donne del domani che seguano principi e valori che anche attraverso il calcio riteniamo di poter trasmettere”.