Under 15 Femminile

Calcio+15, Le Serenissime e Adriatica qualificate alla finale

Le due formazioni si sono aggiudicatela il raggruppamento dell'area Nord Est

domenica 2 giugno 2019

Calcio+15, Le Serenissime e Adriatica qualificate alla finale

Domenica si è conclusa la fase preliminare del Torneo delle Selezioni con il raggruppamento dell’area del Nord Est: a passare il turno le selezioni di Le Serenissime e Adriatica. Il campo insegna sempre qualche cosa, che tu sia un giocatore, un membro dello staff o un appassionato qualsiasi. Quando si vive questo torneo da calciatrice, si gioca pensando di dover emergere, di dover fare bella figura, o quantomeno lo scopo è quello di passare il turno. Quando ci si ritorna sotto un’altra veste, da esterna, ci si rende conto che a fare da sfondo al progetto è il concetto di vestire lo stesso scudetto. E poco importa chi vince o perde. Quel che conta è lo sviluppo del settore giovanile, è il comportamento delle ragazze, la loro mentalità, i loro occhi, ciò che possono e soprattutto devono voler apprendere. Le “meno brave” non vengono screditate, ma vengono utilizzate come parametro per capire in quale direzione procedere. Devono diventare “altrettanto brave”, diciamo.

Anche per questo le nuove indicazioni della manifestazione obbligano a portare un minimo di dieci 2004 (limite massimo del torneo), favorendole a ragazze più piccole e magari con maggiore talento: È importante che il percorso venga fatto nel tempo e nell’età giusta; per dar la possibilità, a chi (momentaneamente) ha meno qualità, di sperimentare, provare, essere eventualmente più pronta ad una futura convocazione. Per crescere. In questo progetto c’è tanta voglia di crescere.

Ma per crescere serve continuità e costanza. Da parte di chi gioca, ma soprattutto da parte di chi allena. Ecco che allora si capisce il vero significato di “vestire lo stesso scudetto”. Lo staff riveste un ruolo-chiave nella crescita di queste ragazze. E deve essere allineato tra tutte le selezioni, trasmettere gli stessi concetti. Esemplare in questo senso il fatto che alcuni selezionatori allenino in CFT diversi da quelli della selezione appartenente, come domenica il mister della Via Emilia che nel CFT allena le ragazze dell’Adriatica. “Lo staff non deve avere un forte spirito di appartenenza alla propria selezione, perché rischia di farsi prendere troppo dalla partita e dimenticare lo scopo del torneo”, così dicono Massimo Tell e il C.T. Jacopo Leandri; discorso a sé, quello delle giocatrici che scendono in campo, che il senso della competizione ce lo devono avere per incrementare la prestazione.

Poco importa, quindi, che qualcuno faccia goal, se questo avviene su rilancio del portiere. O che una ragazza faccia la partita se non gioca con la squadra. Dieci allenamenti sono pochi per poter lasciare loro un segno profondo, ma bastano piccoli input affinché inizino a ingranare nella maniera giusta. E quindi ecco che il portiere deve far iniziare l’azione da dietro (ove possibile), che devono essere favoriti gli scambi, impartite le prime regole tattiche. Di strada ne è stata fatta, ma bisogna alzare l’asticella e non accontentarsi, spingere affinché si giochi con la squadra corta, favorire il retropassaggio…

Cinque partite in due giorni: qualcuno osa dire stancante? Sbagliato, a quindici anni la voglia di correre deve essere tale da non sentire la stanchezza. Un po’ come in America: quattro ore di allenamento continuo senza fiatare. Perché la passione scalpita, è troppa. I ritmi internazionali non sono una banalità, e nemmeno quelli che presto arriveranno anche nelle prime squadre italiane. E poi cinque gare giocano a favore del lato emotivo: le prime sono fatte per sbloccarsi, per abituarsi alla tensione, alla presenza dei C.T. della Nazionale e al contorno in generale; le ultime per riuscire ad esprimersi al meglio.

“Prendere e mettere tutto nel proprio zainetto”, con queste parole termina la manifestazione. E nello zaino allora queste ragazze potrebbero mettere i consigli tecnici, quelli tattici, l’alimentazione, i comportamenti da tenere (dentro e fuori dal campo), il rispetto per l’avversario e per l’arbitro, la forza del gruppo, le risate di squadra. Mettere tutto nello zaino, perché un giorno, a carriera fatta, questo sia veramente ricco e magari a ricordare si inizierà proprio da qui, da questi primi concetti.

Risultati e classifica fase interregionale di Grumolo delle Abbadesse

SABATO 1 GIUGNO
Gara 1: Franciacorta Dolomiti    4-1
Gara 2: Terre di Nord Est   Le Serenissime   1-4
Gara 3: Via Emilia   Adriatica   1-5
Gara 4: Franciacorta  Adriatica   2-6
Gara 5: Via Emilia  Le Serenissime   1-5
Gara 6: Terre di Nord Est   Dolomiti   3-3

DOMENICA 2 GIUGNO
Gara 7: Via Emilia – Franciacorta   0-2
Gara 8: Le Serenissime   Dolomiti  5-3
Gara 9: Terre di Nord Est – Adriatica  1-5
Gara 10: Le Serenissime - Franciacorta   4-0
Gara 11: Adriatica Dolomiti   4-1
Gara 12: Terre di Nord Est Via Emilia  2-2
Gara 13: Franciacorta   Terre di Nord Est  1-2
Gara 14: Dolomiti   Via Emilia    0-1
Gara 15: Adriatica     Le Serenissime   1-3

Classifica
LE SERENISSIME  15
ADRIATICA  12
FRANCIACORTA   6
TERRE DI NORD-EST   5
VIA EMILIA   4
DOLOMITI   1

Shootout
VIA EMILIA   22
LE SERENISSIME   19
TERRE DI NORD-EST  17
ADRIATICA   16
FRANCIACORTA   15
DOLOMITI   15

Passano alla fase finale che si svolgerà a Ravenna da 30 Giugno al 6 Luglio le selezioni LE SERENISSIME e ADRIATICA

Finaliste
Longobarda
Granducato
Magna Grecia
Tirrenica
Le Serenissime
Adriatica