Calcio+15: sabato e domenica in campo le Selezioni dell'Area Nord Est
A caccia del pass Franciacorta, Dolomiti, Terre di Nord Est, Le Serenissime, Via Emilia e Adriaticamartedì 28 maggio 2019
“Pronto? Ciao Mister, come stai? Fa sempre piacere sentirti!”.
Inizia così una chiamata che mi porta a fare un tuffo nei ricordi. Sì, perché siamo ormai prossimi all’ultima fase preliminare del Torneo delle Selezioni prevista per l’1 e il 2 giugno, a Grumolo delle Abbadesse (VI), dove altre sei squadre si giocano un posto per la finale di luglio. E tra queste anche quella che era la mia “rappresentativa”, che ad oggi prende il nome di Terre di Nord-Est.
“Quest’anno è una bella impresa. Il gruppo è molto omogeneo, non abbiamo delle forti individualità che spiccano subito all’occhio come tempo addietro, ma ne abbiamo tante qualitativamente forti. Ci hanno messo in difficoltà: fino all’ultimo non sapevamo chi portare via”. È Nello Marano a parlare, team manager della selezione, ex allenatore della rappresentativa, ruolo che invece è passato di mano a Barbara Lesa.
“Abbiamo un team molto ben assortito e prettamente tecnico: siamo tutti allenatori e lavorare assieme è un piacere. Abbiamo sposato il modello e il target dei CFT (centri federali territoriali), su cui ci basiamo per gli allenamenti e per la preparazione al torneo. Le ragazze già li frequentano e ciò ci consente di fare un lavoro di continuità, cosa che prima non era possibile. Da novembre a questa parte abbiamo individuato un numero di ragazze, con cui ci siamo trovati una volta al mese traendo le 18 finali”. Tutt’altra storia rispetto a cinque anni fa, quando si facevano i primi raduni a marzo con il torneo previsto per i primi di giugno.
“Adesso siamo proprio su un’altra lunghezza d’onda: il torneo è completamente sotto l’egida del Settore Giovanile Scolastico e, per quanto riguarda il profilo tecnico, del Club Italia, con una forte sinergia con l’attività sviluppata nei Centri Federali Territoriali, che ha favorito il progresso di tutto il Progetto Calcio+. Rispetto al passato, è un impegno maggiore, che provvede alle ragazze a 360°: dall’aspetto tecnico-calcistico a quello mentale, attraverso anche l’organizzazione di vari workshop, come quello relativo alla gestione delle emozioni a cui hai partecipato anche tu”.
Un incontro che mi è rimasto dentro perché riguardante un tema-chiave nella valorizzazione del gruppo-squadra. Abbiamo giocato il mondiale U17 del 2014 con i nostri quindici-sedici anni e davanti a 35000 persone: merito probabilmente di chi ha saputo non darci né troppe pressioni né troppo poche. Per questo ritengo importante iniziare adesso a preparare queste ragazze che un giorno potrebbero calpestare palcoscenici di alto livello.
“Reputo il progetto calcio+ di una valenza esponenziale, che punta alla crescita dei numeri e della qualità, ed è capace di far emergere i talenti. Ciò che mi ha sempre stupito di quest’esperienza è l’alchimia che si crea all’interno di ogni gruppo. Da tecnico senti di poter lasciare qualche traccia in ognuna di loro. Tracce che poi si porteranno appresso nella loro “carriera” calcistica. Calcio+ è il primo livello in cui si inizia ad assaporare quello che può essere l’impegno futuro. Chi ci arriva di solito va avanti: la differenza del “quanto” avanti sta in parte nel talento, ma soprattutto nella volontà di apprendere, nella motivazione, nella costanza…”.
E quelle tracce sono rimaste anche a Chiara Cecotti, difensore del Tavagnacco, classe 1999 con più di due stagioni da protagonista in Serie A. La “stoica” Cecotti, così la definisce Marano, perché nel 2013 è stata leader assoluto della squadra grazie alla tempra, qualità e passione insite nel suo carattere.
“Calcio+? Un’esperienza che porterò sempre con me, soprattutto per il lato umano. Penso che sia stato il trampolino di lancio per quella che è stata la mia carriera fino ad ora. Tra il Torneo e la prima convocazione a Norcia, se ci penso ho ancora i brividi… mi ha permesso di affrontare la mia timidezza e la mia insicurezza creando dei ricordi che porto ancora nella borsa”.
Questo weekend, dunque, nei pressi di Vicenza, le ragazze convocate dalle selezioni di Franciacorta, Dolomiti, Terre di Nord-Est, Le Serenissime, Via Emilia e Adriatica poggeranno probabilmente i primi tasselli della loro autostima e del loro futuro.