Centri Federali Territoriali: al via le attività di novembre
martedì 8 novembre 2016
Primi allenamenti del mese di novembre nei dieci Centri Federali Territoriali istituiti dalla Federazione e dal Settore Giovanile e Scolastico. Come da programma, nelle strutture attivate nel corso dell'ultimo anno proseguono gli stage tecnico-formativi finalizzati a rispettare gli obiettivi su cui poggia uno dei più importanti progetti della FIGC che entro il prossimo anno coprirà l'intero territorio nazionale.
Nell'ottica dello sviluppo e del monitoraggio delle attività che i tecnici federali stanno portando avanti settimanalmente, un ruolo fondamentale viene svolto dalla Commissione Tecnica Nazionale, attraverso la quale è possibile predisporre un percorso tecnico coordinato e, nell'operatività, dal Responsabile Tecnico Nazionale, Maurizio Marchesini, ieri in visita presso la struttura di Capurso (BA).
"Quello dei Centri Federali Territoriali è un progetto lungimirante e che non può dare risultati nell'immediato - ha dichiarato Marchesini - in Italia avere pazienza è un concetto complicato, ma bisogna osservare i Centri federali tedeschi: nati nel 2000, hanno iniziato a dare i propri frutti nel 2012. L'obiettivo è creare una metodologia di allenamento unica e condivisa, i Centri Federali Territoriali aspirano a formare il territorio e calciatori che nel 2030 possano giocare tra i professionisti. Questo è possibile seguendo alcuni modelli come quello spagnolo e quello tedesco, e basandosi su 7 pilastri, ovvero etica (rispetto e impegno), gioco (divertirsi e sorridere), intensità (dare sempre il 100%), orientamento (sapere sempre dove ci si trova in campo), portiere (un giocatore in più in fase di possesso), tecnica (esecuzione ripetuta dei gesti tecnici) e transizioni (perdo palla e la recupero). Per me il miglior calciatore al mondo è Busquets del Barcellona - ha sottolineato Marchesini - lui è stato messo in condizione di poter esprimere al meglio le sue migliori caratteristiche: la capacità di leggere e occupare per primo gli spazi e l'abilità nel creare triangolazioni precise con passaggi corti. Ecco perchè è fondamentale che i giovani talenti vadano lasciati liberi di esprimersi. Allenando solo la tecnica o il dribbling, per esempio, possono formarsi undici Messi, ma mancherà sempre il Busquets di turno".
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Nell'ottica dello sviluppo e del monitoraggio delle attività che i tecnici federali stanno portando avanti settimanalmente, un ruolo fondamentale viene svolto dalla Commissione Tecnica Nazionale, attraverso la quale è possibile predisporre un percorso tecnico coordinato e, nell'operatività, dal Responsabile Tecnico Nazionale, Maurizio Marchesini, ieri in visita presso la struttura di Capurso (BA).
"Quello dei Centri Federali Territoriali è un progetto lungimirante e che non può dare risultati nell'immediato - ha dichiarato Marchesini - in Italia avere pazienza è un concetto complicato, ma bisogna osservare i Centri federali tedeschi: nati nel 2000, hanno iniziato a dare i propri frutti nel 2012. L'obiettivo è creare una metodologia di allenamento unica e condivisa, i Centri Federali Territoriali aspirano a formare il territorio e calciatori che nel 2030 possano giocare tra i professionisti. Questo è possibile seguendo alcuni modelli come quello spagnolo e quello tedesco, e basandosi su 7 pilastri, ovvero etica (rispetto e impegno), gioco (divertirsi e sorridere), intensità (dare sempre il 100%), orientamento (sapere sempre dove ci si trova in campo), portiere (un giocatore in più in fase di possesso), tecnica (esecuzione ripetuta dei gesti tecnici) e transizioni (perdo palla e la recupero). Per me il miglior calciatore al mondo è Busquets del Barcellona - ha sottolineato Marchesini - lui è stato messo in condizione di poter esprimere al meglio le sue migliori caratteristiche: la capacità di leggere e occupare per primo gli spazi e l'abilità nel creare triangolazioni precise con passaggi corti. Ecco perchè è fondamentale che i giovani talenti vadano lasciati liberi di esprimersi. Allenando solo la tecnica o il dribbling, per esempio, possono formarsi undici Messi, ma mancherà sempre il Busquets di turno".
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