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Dal giovane calciatore la ‘lezione’ ai genitori indisciplinati. Tisci: “I ragazzi devono pensare solo a divertirsi”

Il presidente del Settore Giovanile e Scolastico è intervenuto sul caso del 16enne portiere del Ponte San Nicolò, premiato per aver interrotto il gioco dopo l’ennesima lite in tribuna. Un gesto di fair play che entrerà in lizza per la vittoria di uno dei premi dei ‘Grassroots Awards’

martedì 21 marzo 2023

Dal giovane calciatore la ‘lezione’ ai genitori indisciplinati. Tisci: “I ragazzi devono pensare solo a divertirsi”

Poco più di un mese fa Nicola Nardo, portiere della formazione Allievi del Ponte San Nicolò, ha avuto il coraggio di interrompere il gioco per chiedere agli spettatori presenti in tribuna di smetterla di litigare. I battibecchi, le urla e le lamentele di chi assiste alla partita, molto spesso - come in questo caso - genitori o partenti dei ragazzi in campo, rappresentano un malcostume che troppo spesso accompagna lo svolgimento degli incontri delle formazioni giovanili.

Con il suo gesto, accompagnato dall’esplicita richiesta “basta, fateci giocare”, il 16enne ha avuto la forza di promuovere il fair play, nella speranza che questa presa di posizione possa rappresentare una svolta nel modo di vivere le partite dei genitori. Nicola ha ricevuto i complimenti di compagni e avversari, la sua società l’ha eletto calciatore del mese e domenica scorsa, in una data non qualunque, ossia quella della festa del papà, è stato premiato dal delegato della Lega Nazionale Dilettanti della provincia di Padova, Giampietro Piccoli.

Sul caso è intervento anche il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci, che si è complimentato con il giovane per la maturità dimostrata in quel frangente: “Nicola ha dato una lezione di vita ai genitori presenti sugli spalti - ha dichiarato Tisci - l’educatore in questo caso è stato lui, quando invece dovrebbe accadere il contrario. Speriamo che tutti capiscano che i propri figli debbano essere lasciati liberi di giocare e svagarsi, perché a quell’età il risultato non conta, l’importante è che i ragazzi si divertano. Noi organizziamo 500mila match l’anno e purtroppo episodi del genere capitano spesso. Vanno condannati fermamente e tramite progetti educativi dobbiamo impegnarci per trasmettere ai genitori degli indirizzi di buon comportamento che tutelino anche allenatori e direttori di gara”.

Il gesto di fair play di Nicola Nardo, come confermato da Valter Bedin, coordinatore regionale del Veneto del Settore Giovanile e Scolastico, entrerà nell’elenco dei possibili vincitori del premio Green Card (gesto compiuto da giovani calciatori, giovani calciatrici o tecnici che si sono contraddistinti per lealtà e correttezza), uno dei dieci riconoscimenti che l’SGS consegnerà nel corso dei ‘Grassroots Awards’ – in programma a Coverciano il 17 giugno – alle società e ai soggetti che in questa stagione sportiva, grazie al loro eccezionale lavoro, hanno contribuito allo sviluppo del calcio giovanile di base.