Il Settore Giovanile e Scolastico celebra i suoi 70 anni. Tisci: "Un momento importante per la continuità del nostro lavoro"
venerdì 15 settembre 2017
E’ con grande orgoglio e soddisfazione trovarsi a rappresentare oggi, all’inizio della nuova stagione sportiva, il Settore Giovanile e Scolastico nella ricorrenza del suo settantesimo anniversario. Una data importante che testimonia la continuità di lavoro di una struttura della Federazione che, a livello capillare, promuove, sviluppa, regolamenta e monitora le attività giovanili di carattere sportivo e formativo di ogni provincia del Paese.
Il primo doveroso ringraziamento va a tutti i presidenti che dal 1947 si sono succeduti in questo ruolo, dando il prezioso contributo allo sviluppo del calcio giovanile italiano. Un percorso che dal primo dopoguerra, attraverso impegno, investimenti e idee, ha trasformato un’intenzione in movimento che per quanto attiene l’ambito sportivo coinvolge circa 700mila tra ragazzi e ragazze dai 5 ai 16 anni, dai Piccoli Amici agli Allievi Under 17, mentre per ciò che riguarda le istituzioni scolastiche, considerando le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ogni anno interviene su una dimensione di oltre 120mila alunni.
Fondamentale, nello sviluppo del nostro lavoro e nel perseguimento dei nostri obiettivi, quanto attivato e consolidato negli anni a livello territoriale. Un sistema coeso e uniforme che grazie alla spinta della Federazione e al contributo e alla passione dei nostri referenti e collaboratori locali, è in grado di portare avanti progetti non solo di natura tecnica e di rinnovarsi in base a un target di riferimento e a un contesto sportivo che, inevitabilmente, nel corso di un’attività così longeva, è sempre destinato a cambiare.
Al centro della rinnovata filosofia del Settore Giovanile e Scolastico l’avvio di un percorso uniforme, condiviso e sistemico tra tutte le componenti coinvolte: dall’attività di base ed agonistica di Settore Giovanile alle Nazionali giovanili del Club Italia. L’obiettivo è crescere e formare i giovani atleti non solo di oggi, ma già pensando al calciatore del futuro dando vita ad un modello che sappia dare continuità alle nostre attività. Una progettualità che in particolare negli ultimi anni, stabilite le linee guida da seguire, sta puntando a un programma formativo di qualità sia tecnica che educativa, come gli standard internazionali oggi richiedono.
In questi ultimi due anni il mandato affidato al Consiglio Direttivo del Settore Giovanile e Scolastico è stato proprio quello di interpretare al meglio la propria missione originaria, andando ad innovare e a regolamentare come non avveniva oramai da diverso tempo. Con lo sviluppo dei Centri Federali Territoriali il Settore Giovanile è ritornato ad avere un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani calciatori. Uno sforzo di carattere tecnico e di enorme portata organizzativa che ha già condotto sul territorio una rinnovata e avanzata metodologia di allenamento propria delle nostre Nazionali e del nostro Settore Tecnico. Una formazione qualificata e certificata che si rivolge in primis ai tecnici delle società dilettantistiche oltre che naturalmente ai giovani calciatori del territorio. Ma anche una formazione culturale necessaria alla educazione dei giovani di oggi attraverso workshop dedicati sulle tematiche della tutela della salute, dell’etica e della psicologia dello sport in cui sono coinvolte direttamente anche le stesse famiglie.
Il Settore Giovanile e Scolastico ha quindi ripreso a pieno regime la propria missione statutaria consistente nel promuovere, disciplinare ed organizzare l’attività dei giovani calciatori perseguendo finalità tecniche, didattiche e sociali. A tal fine si è intervenuti direttamente nell’attività agonistica riformando i Campionati Giovanili delle Categorie Under 16, nonché Under 15 e Under 17 delle categorie professionistiche e portando a 6 i campionati nazionali gestiti direttamente dalla Federazione mentre nell’attività femminile è stato avviato un importante programma di sviluppo della categoria Under 15 in collaborazione con il Club Italia. Lo sviluppo tecnico è stato perseguito attraverso programmi formativi specifici tra cui l’organizzazione dei Centri Federali Territoriali, gli stage formativi Calcio+ (calcio femminile), i Futsal camp (Calcio a 5).
Si è continuato a sviluppare e a rinnovare anche nell’attività di base, attraverso la regolamentazione e la verifica dell’attività dei Centri Calcistici di base, delle Scuole Calcio e delle neo-costituite Scuole calcio di Elite.
Il Settore infine non ha mai fatto mancare tra le sue azioni primarie la tutela sportiva, morale e sociale dei giovani calciatori a cui è demandato a disciplinare e monitorare anche tramite il continuo lavoro al servizio di Società, dirigenti e famiglie dei giovani calciatori. E in questo è importante la rinnovata attenzione delle società, che sono tornate a investire in modo adeguato sui propri settori giovanili, dando anche alle istituzioni sportive modo di svolgere il ruolo di guida in un settore importante per l’intero movimento calcistico.
Ringrazio pertanto la Federazione, per il supporto che ogni anno dà al Settore Giovanile e Scolastico, a tutte le componenti che ne fanno parte e soprattutto, le decine di collaboratori territoriali che quotidianamente garantiscono il pieno svolgimento di tutte le nostre attività.
Vito Tisci
Il primo doveroso ringraziamento va a tutti i presidenti che dal 1947 si sono succeduti in questo ruolo, dando il prezioso contributo allo sviluppo del calcio giovanile italiano. Un percorso che dal primo dopoguerra, attraverso impegno, investimenti e idee, ha trasformato un’intenzione in movimento che per quanto attiene l’ambito sportivo coinvolge circa 700mila tra ragazzi e ragazze dai 5 ai 16 anni, dai Piccoli Amici agli Allievi Under 17, mentre per ciò che riguarda le istituzioni scolastiche, considerando le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ogni anno interviene su una dimensione di oltre 120mila alunni.
Fondamentale, nello sviluppo del nostro lavoro e nel perseguimento dei nostri obiettivi, quanto attivato e consolidato negli anni a livello territoriale. Un sistema coeso e uniforme che grazie alla spinta della Federazione e al contributo e alla passione dei nostri referenti e collaboratori locali, è in grado di portare avanti progetti non solo di natura tecnica e di rinnovarsi in base a un target di riferimento e a un contesto sportivo che, inevitabilmente, nel corso di un’attività così longeva, è sempre destinato a cambiare.
Al centro della rinnovata filosofia del Settore Giovanile e Scolastico l’avvio di un percorso uniforme, condiviso e sistemico tra tutte le componenti coinvolte: dall’attività di base ed agonistica di Settore Giovanile alle Nazionali giovanili del Club Italia. L’obiettivo è crescere e formare i giovani atleti non solo di oggi, ma già pensando al calciatore del futuro dando vita ad un modello che sappia dare continuità alle nostre attività. Una progettualità che in particolare negli ultimi anni, stabilite le linee guida da seguire, sta puntando a un programma formativo di qualità sia tecnica che educativa, come gli standard internazionali oggi richiedono.
In questi ultimi due anni il mandato affidato al Consiglio Direttivo del Settore Giovanile e Scolastico è stato proprio quello di interpretare al meglio la propria missione originaria, andando ad innovare e a regolamentare come non avveniva oramai da diverso tempo. Con lo sviluppo dei Centri Federali Territoriali il Settore Giovanile è ritornato ad avere un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani calciatori. Uno sforzo di carattere tecnico e di enorme portata organizzativa che ha già condotto sul territorio una rinnovata e avanzata metodologia di allenamento propria delle nostre Nazionali e del nostro Settore Tecnico. Una formazione qualificata e certificata che si rivolge in primis ai tecnici delle società dilettantistiche oltre che naturalmente ai giovani calciatori del territorio. Ma anche una formazione culturale necessaria alla educazione dei giovani di oggi attraverso workshop dedicati sulle tematiche della tutela della salute, dell’etica e della psicologia dello sport in cui sono coinvolte direttamente anche le stesse famiglie.
Il Settore Giovanile e Scolastico ha quindi ripreso a pieno regime la propria missione statutaria consistente nel promuovere, disciplinare ed organizzare l’attività dei giovani calciatori perseguendo finalità tecniche, didattiche e sociali. A tal fine si è intervenuti direttamente nell’attività agonistica riformando i Campionati Giovanili delle Categorie Under 16, nonché Under 15 e Under 17 delle categorie professionistiche e portando a 6 i campionati nazionali gestiti direttamente dalla Federazione mentre nell’attività femminile è stato avviato un importante programma di sviluppo della categoria Under 15 in collaborazione con il Club Italia. Lo sviluppo tecnico è stato perseguito attraverso programmi formativi specifici tra cui l’organizzazione dei Centri Federali Territoriali, gli stage formativi Calcio+ (calcio femminile), i Futsal camp (Calcio a 5).
Si è continuato a sviluppare e a rinnovare anche nell’attività di base, attraverso la regolamentazione e la verifica dell’attività dei Centri Calcistici di base, delle Scuole Calcio e delle neo-costituite Scuole calcio di Elite.
Il Settore infine non ha mai fatto mancare tra le sue azioni primarie la tutela sportiva, morale e sociale dei giovani calciatori a cui è demandato a disciplinare e monitorare anche tramite il continuo lavoro al servizio di Società, dirigenti e famiglie dei giovani calciatori. E in questo è importante la rinnovata attenzione delle società, che sono tornate a investire in modo adeguato sui propri settori giovanili, dando anche alle istituzioni sportive modo di svolgere il ruolo di guida in un settore importante per l’intero movimento calcistico.
Ringrazio pertanto la Federazione, per il supporto che ogni anno dà al Settore Giovanile e Scolastico, a tutte le componenti che ne fanno parte e soprattutto, le decine di collaboratori territoriali che quotidianamente garantiscono il pieno svolgimento di tutte le nostre attività.
Vito Tisci