Il sole dentro, un film sul calcio, i bambini e l'ingiustizia
martedì 6 novembre 2012
Il 15 novembre uscirà al cinema “Il sole dentro”, un film di Paolo Bianchini con Angela Finocchiaro, Diego Bianchi, Francesco Salvi, Giobbe Covatta.
Il film racconta due storie: una vera e l’altra di invenzione ispirata a storie reali. La storia vera è quella del lungo viaggio di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che nel 1999 hanno scritto a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani una lettera indirizzata “Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa“. Nella lettera i due ragazzi chiedono aiuto per avere scuole, cibo, cure. Con la lettera in tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles ed inizia così il loro straordinario viaggio della speranza che si concluderà tragicamente. Le vicende di Yaguine e Fodè si incrociano con la seconda storia che narra di un altro viaggio, questa volta dall’Europa all’Africa, avvenuto dieci anni dopo, intrapreso da altri due adolescenti ed un pallone. Thabo e Rocco, uno africano e l’altro italiano, sono vittime del mercato di bambini calciatori, dal quale sono fuggiti. Un vero e proprio mercato nato dalla “ cultura “ che ha trasformato i valori e il piacere del gioco del calcio in una immensa palestra dove quasi sempre la competizione serve solo a raggiungere il successo e la ricchezza economica . Thabo e Rocco giocando con un pallone, loro unico compagno di viaggio, attraversano l’Africa a piedi, percorrendo in senso opposto uno dei tanti “sentieri delle scarpe” tracciati in anni da migliaia di uomini, donne, bambini in fuga dalle carestie e dalle guerre. Il loro viaggio è ricco di insidie e difficoltà ma anche di incontri ed esperienze straordinarie che li cambieranno per sempre.
Quando l’airbus 300 della Sabena conclude il suo lungo volo atterrando a Bruxelles, un tecnico scopre abbracciati i corpi assiderati di Yaguine e Fodè, nelle loro tasche la lettera indirizzata “ Alle loro Eccellenze…”. Anche il lungo viaggio di Thabo e Rocco si conclude con l’arrivo a N’Dola il paese natale di Thabo , dove li aspetta in un campo di calcio in terra battuta dedicato a Yaguine e Fodè , un mister un po’ speciale che tutti chiamano “pasta e fagioli”. La partita che conclude il film è una festa gioiosa che unisce vincitori e vinti, che abbatte le barriere che dividono e dove il gioco del calcio ritrova il suo vero valore.
Domani (7 novembre), alle 10.15 proiezione in anteprima al cinema Eden di Roma; a seguire, conferenza stampa.