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IN SICILIA IL CALCIO ENTRA NELLE CARCERI MINORILI

mercoledì 10 febbraio 2010

IN SICILIA IL CALCIO ENTRA NELLE CARCERI MINORILI

Dopo il Piemonte ed il Veneto, continua il viaggio tra le iniziative condotte dai Coordinamenti Regionali SGS all’interno delle case di detenzione minorili. E’ la volta della Sicilia che con il suo progetto propone, una volta di più, il Calcio come uno strumento in grado di contribuire al recupero della devianza giovanile.

Grande interesse ha riscosso il progetto educativo e motorio che il Settore Giovanile Regionale della Sicilia ha proposto ai responsabili delle carceri minorili dell’isola.
Infatti, tutte e quattro gli istituti penali, Palermo, Catania Bicocca, Acireale e Caltanisetta hanno, con entusiasmo, deciso di partecipare mettendo a disposizione le attrezzature e le strutture a loro disposizione.
Il progetto strutturato in venti ore prevede lezioni di psicologia, medicina, regolamento di gioco, preparazione atletica e tecnica calcistica.
I giovani reclusi di Acireale e Caltanisetta, dove il progetto ha già avuto inizio, dimostrano attenzione e voglia di recepire anche durante le lezioni teoriche.
Ma la loro grande passione viene evidenziata al momento delle attività in campo dove possono sfogare il grande desiderio di libertà, di vita all’aria aperta e di agonismo unito però ad una grande osservanza delle regole e del rispetto per gli avversari e per l’istruttore  divenuto arbitro e dispensatore di suggerimenti e consigli.
Tutti i partecipanti al progetto hanno ricevuto materiale sportivo messo a disposizione dal Settore Giovanile e Scolastico ed al termine riceveranno gli attestati di partecipazione.
Infine, un desiderio su tutti: vorrebbero che il progetto si concludesse con una gara che li vedesse giocare contro i calciatori della squadra della loro città.
Sia l’Acireale che la Nissa hanno assicurato la loro disponibilità ed il desiderio di venire incontro alle esigenze dei giovani tifosi reclusi.