Nicole Peressotti racconta Calcio+15: "Un trampolino di lancio per le ragazze"
Il Torneo delle Selezioni Territoriali è iniziato lo scorso weekend a Tirreniagiovedì 16 maggio 2019
Quando giocavo, ricordo che maggio era uno dei mesi che preferivo della stagione sportiva. Sembrava tutto in procinto di finire: terminava il campionato, gli impegni societari e a breve anche gli allenamenti e la scuola. Ma iniziavano le uscite con le rappresentative e questo voleva dire fare un po’ di giorni fuori casa, vivendo il calcio con persone che condividevano la tua stessa passione. Era il mese dei primi caldi e quel sole non faceva venire altra voglia che di correre al campo e mettersi a giocare. Se le cose andavano per il meglio, poteva capitare di stare anche un’intera settimana fuori, venendo a contatto con realtà territoriali diverse e sperimentando quel clima che ho poi ritrovato nelle varie nazionali.
Stesso mese, stessa storia. Solo che il tempo passa, le protagoniste cambiano e il progetto rinvigorisce e si espande. È iniziato sabato il Torneo delle Selezioni: prima tappa a Tirrenia, dove sei squadre si sono sfidate nell’arco del weekend in un clima sereno e gioioso. A passare il turno il Granducato e la Longobarda, ma tutte le selezioni ci hanno messo del loro, dimostrando che il livello medio si è alzato, indice di un evidente incremento del calcio femminile. Questo anche a detta di Jacopo Leandri, C.T. della Nazionale U16 e U23 e sostenitore del progetto Calcio+: “il livello è aumentato notevolmente, anche la Sardegna ha saputo giocarsela con tutte, cosa che un po’ di tempo fa non era così scontata. Sono state partite ben combattute e, a differenza degli anni scorsi, non sono saltate all’occhio le solite quattro-cinque ragazze, ma il gioco è stato alla pari. Questo significa molta più scelta nel futuro e un innalzamento tecnico non indifferente. Per non parlare del clima sereno in cui è avvenuta la manifestazione: la scelta dei due giorni su questo ci azzecca a pennello: le ragazze hanno avuto l’opportunità di stare insieme, confrontarsi, passare una notte fuori e vivere due giorni di passione e divertimento”.
Ho sempre visto al progetto Calcio+ come un trampolino di lancio: il primo palcoscenico importante che ti trovi a calpestare se hai tredici anni e le scarpette ai piedi. Lo ricordo come la prima volta in cui qualcuno mi ha parlato di tattica, posizione del corpo, alimentazione, mentalità… penso di essere nata lì, in un ormai lontano 2011 a Norcia, dove per la prima volta ho capito cosa stava dietro quelle undici persone che correvano dietro ad un pallone. Quando poi sono rientrata a casa, so di aver detto a papà: “ho scoperto il mondo del calcio”, e volevo farlo mio.
È inevitabile quindi essermici affezionata; ed è stato un trampolino per me, come anche per moltissimi altri volti del calcio femminile: se per assurdo portassimo indietro le lancette dell’orologio, ad indossare la maglia del Granducato ci sarebbero niente meno che Elena Linari e Greta Adami; o con quella della Longobarda troveremmo Giacinti, Galli, Bergamaschi… nomi che sono partiti da qui, che hanno avuto quindici anni e la stessa fortuna di vivere questi momenti.
Lo scorso weekend, quindi, lo stesso percorso è iniziato per le nuove leve del calcio femminile italiano, che hanno messo sul campo la voglia di chi è giovane e ha tutto da conquistare. E si spera che, coi tempi che corrono, possano ambire a qualcosa di grande. Domani daremo la parola ai responsabili delle selezioni, che ci hanno raccontato come hanno vissuto queste due giornate di sport.