Razzisti? Brutta razza, a Firenze oggi è stato presentato il progetto. Tisci:"insieme si può".
venerdì 20 febbraio 2015
Per la FIGC inizia un cammino lungo venti mesi, legato al progetto sull’integrazione “Razzisti? Una brutta razza (…e non li vogliamo allo stadio!)” fortemente voluto dal presidente federale Carlo Tavecchio e ideato dalla Commissione per l’integrazione e la lotta al razzismo presieduta da Fiona May. L’evento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa e domani, sabato 21 febbraio, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio terrà a battesimo il primo di 20 spettacoli, uno per ogni regione, diretti da Antonello Piroso nei quali si affronterà il tema del razzismo con un linguaggio moderno insieme ai giovani calciatori dei settori giovanili. Grazie al coinvolgimento di ospiti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo si parlerà di accettazione e sport in maniera innovativa con l’obiettivo di seminare cultura tra i ragazzi, sportivi e tifosi di oggi e di domani. Presenti all'evento, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci e il Segretario, Vito Di Gioia.
“Razzisti? Una brutta razza” toccherà tutta l’Italia, con un format diviso in 3 fasi complementari:
Parliamone in campo – nelle settimane precedenti l’evento gli istruttori delle squadre giovanili coinvolte proporranno durante gli allenamenti alcune occasioni di approfondimento sul tema del razzismo;
Presentiamoci al territorio – il progetto verrà ogni volta illustrato in una conferenza stampa organizzata insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali;
Solo per i ragazzi – successivamente gli stessi giovani saranno coinvolti in un vero e proprio spettacolo.
Nell’evento fiorentino (orario d’inizio fissato per le 10), che sarà trasmesso in live streaming su Gazzetta.it, sono previsti ospiti d’eccezione con personalità del mondo dello sport, dell’informazione e dello spettacolo come Clarence Seedorf, ambasciatore Uefa contro il razzismo, Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, Andrea Di Caro, vice direttore della Gazzetta dello Sport, Khouma el Babacar, calciatore della Fiorentina, l’attore Marco D’Amore, il comico Giobbe Covatta, il cantante Frankie Hi-Nrg e la stessa Fiona May, coordinatrice del progetto.
La tappa di Firenze, dunque, inaugura un viaggio per tutto il Paese che coinvolgerà decine di migliaia di ragazzi affrontando temi importanti quali l’integrazione, l’accettazione della diversità e la piaga del razzismo che attraversa tutta la società, calcio compreso.
“Siamo una Federazione in continuo movimento – ha dichiarato il presidente Tavecchio nel corso della conferenza stampa odierna alla quale ha partecipato insieme al direttore generale Michele Uva - e che si è data degli obiettivi chiari. Con questa iniziativa vogliamo seminare dove il terreno è più fecondo, perché solo attraverso l'educazione allo sport sano si può contribuire a creare una società migliore”.
“Vogliamo spiegare ai nostri ragazzi del settore giovanile e scolastico, dunque delle scuole calcio – ha aggiunto il dg Uva - che il calcio è il primo mezzo di integrazione delle persone”.
Alla presenta del sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’Assessore allo Sport Andrea Vannucci, è intervenuta anche Fiona May, coordinatrice della Commissione della FIGC: “In questi ultimi anni in Italia e in Europa è riaffiorato il tema negativo del razzismo – ha sottolineato – e noi, nel nostro piccolo, specialmente qui in Italia, vorremmo essere da esempio su questo fronte per tutto il resto d'Europa”.
Il sindaco di Firenze ha voluto indirizzare a Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico, e a Vito Di Gioia, Segretario, un caloroso in bocca al lupo per il compito che li aspetta:” il Calcio è strumento potente poiché è un tramite formativo ed educativo – ha sottolineato il sindaco – che interagisce direttamente con Scuola, famiglia e gli stessi media”. La cultura che deve vincere è quella che impone un’unica diversità di colore in campo, quelle delle magliette da gioco ed è questo il più grande insegnamento da rivolgere ai giovani:” penso alle nostre scuole calcio, 7800 in tutto il Paese – ha dichiarato Vito Tisci –, e la grande opportunità che abbiamo di formare i nostri allievi. Deve essere uno sforzo congiunto: i nostri tecnici sul campo svolgono un’attività di formazione costante, insieme alle famiglie, avendo sempre di più bambini di diverse etnie che giocano insieme. Questa è l’opportunità: attraverso il gioco i bambini si guardano senza fare distinzioni. Bisogna solo fare in modo che le cose rimangano così. Insieme si può”.
Le prossime tappe del progetto “Razzisti? Una brutta razza” - Saranno venti gli eventi che si svolgeranno per i prossimi due anni in ogni regione d’Italia. Gli appuntamenti già definiti, oltre a quello inziale di Febbraio a Firenze, sono: Piemonte a marzo, Calabria ad aprile, Puglia a maggio ed Emilia-Romagna a giugno.
I componenti della commissione per l’integrazione e la lotta al razzismo - La Commissione, istituita su proposta del presidente Carlo Tavecchio durante il Consiglio Federale del 18 agosto 2014, è composta, oltre che dalla coordinatrice Fiona May, da: Aldo Aldi, Roberto Ghiretti, Kossi Komla Ebri, Antonello Piroso e Walter Veltroni.
Per la FIGC inizia un cammino lungo venti mesi, legato al progetto sull’integrazione “Razzisti? Una brutta razza (…e non li vogliamo allo stadio!)” fortemente voluto dal presidente federale Carlo Tavecchio e ideato dalla Commissione per l’integrazione e la lotta al razzismo presieduta da Fiona May. L’evento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa e domani, sabato 21 febbraio, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio terrà a battesimo il primo di 20 spettacoli, uno per ogni regione, diretti da Antonello Piroso nei quali si affronterà il tema del razzismo con un linguaggio moderno insieme ai giovani calciatori dei settori giovanili. Grazie al coinvolgimento di ospiti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo si parlerà di accettazione e sport in maniera innovativa con l’obiettivo di seminare cultura tra i ragazzi, sportivi e tifosi di oggi e di domani. Presenti all'evento, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci e il Segretario, Vito Di Gioia.
“Razzisti? Una brutta razza” toccherà tutta l’Italia, con un format diviso in 3 fasi complementari:
Parliamone in campo – nelle settimane precedenti l’evento gli istruttori delle squadre giovanili coinvolte proporranno durante gli allenamenti alcune occasioni di approfondimento sul tema del razzismo;
Presentiamoci al territorio – il progetto verrà ogni volta illustrato in una conferenza stampa organizzata insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali;
Solo per i ragazzi – successivamente gli stessi giovani saranno coinvolti in un vero e proprio spettacolo.
Nell’evento fiorentino (orario d’inizio fissato per le 10), che sarà trasmesso in live streaming su Gazzetta.it, sono previsti ospiti d’eccezione con personalità del mondo dello sport, dell’informazione e dello spettacolo come Clarence Seedorf, ambasciatore Uefa contro il razzismo, Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, Andrea Di Caro, vice direttore della Gazzetta dello Sport, Khouma el Babacar, calciatore della Fiorentina, l’attore Marco D’Amore, il comico Giobbe Covatta, il cantante Frankie Hi-Nrg e la stessa Fiona May, coordinatrice del progetto.
La tappa di Firenze, dunque, inaugura un viaggio per tutto il Paese che coinvolgerà decine di migliaia di ragazzi affrontando temi importanti quali l’integrazione, l’accettazione della diversità e la piaga del razzismo che attraversa tutta la società, calcio compreso.
“Siamo una Federazione in continuo movimento – ha dichiarato il presidente Tavecchio nel corso della conferenza stampa odierna alla quale ha partecipato insieme al direttore generale Michele Uva - e che si è data degli obiettivi chiari. Con questa iniziativa vogliamo seminare dove il terreno è più fecondo, perché solo attraverso l'educazione allo sport sano si può contribuire a creare una società migliore”.
“Vogliamo spiegare ai nostri ragazzi del settore giovanile e scolastico, dunque delle scuole calcio – ha aggiunto il dg Uva - che il calcio è il primo mezzo di integrazione delle persone”.
Alla presenta del sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’Assessore allo Sport Andrea Vannucci, è intervenuta anche Fiona May, coordinatrice della Commissione della FIGC: “In questi ultimi anni in Italia e in Europa è riaffiorato il tema negativo del razzismo – ha sottolineato – e noi, nel nostro piccolo, specialmente qui in Italia, vorremmo essere da esempio su questo fronte per tutto il resto d'Europa”.
Il sindaco di Firenze ha voluto indirizzare a Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico, e a Vito Di Gioia, Segretario, un caloroso in bocca al lupo per il compito che li aspetta:” il Calcio è strumento potente poiché è un tramite formativo ed educativo – ha sottolineato il sindaco – che interagisce direttamente con Scuola, famiglia e gli stessi media”. La cultura che deve vincere è quella che impone un’unica diversità di colore in campo, quelle delle magliette da gioco ed è questo il più grande insegnamento da rivolgere ai giovani:” penso alle nostre scuole calcio, 7800 in tutto il Paese – ha dichiarato Vito Tisci –, e la grande opportunità che abbiamo di formare i nostri allievi. Deve essere uno sforzo congiunto: i nostri tecnici sul campo svolgono un’attività di formazione costante, insieme alle famiglie, avendo sempre di più bambini di diverse etnie che giocano insieme. Questa è l’opportunità: attraverso il gioco i bambini si guardano senza fare distinzioni. Bisogna solo fare in modo che le cose rimangano così. Insieme si può”.
Le prossime tappe del progetto “Razzisti? Una brutta razza” - Saranno venti gli eventi che si svolgeranno per i prossimi due anni in ogni regione d’Italia. Gli appuntamenti già definiti, oltre a quello inziale di Febbraio a Firenze, sono: Piemonte a marzo, Calabria ad aprile, Puglia a maggio ed Emilia-Romagna a giugno.
I componenti della commissione per l’integrazione e la lotta al razzismo - La Commissione, istituita su proposta del presidente Carlo Tavecchio durante il Consiglio Federale del 18 agosto 2014, è composta, oltre che dalla coordinatrice Fiona May, da: Aldo Aldi, Roberto Ghiretti, Kossi Komla Ebri, Antonello Piroso e Walter Veltroni.