“Rete!”: al via le attività a Bologna, in campo 25 ragazzi africani sotto la guida di istruttori SGS
lunedì 11 aprile 2016
Grande entusiasmo in Emilia Romagna per l'inizio della fase regionale del Progetto Rete!, l'iniziativa sviluppata dalla FIGC e promossa direttamente dal Settore Giovanile e Scolastico per favorire l'integrazione e l'inclusione Sociale dei minori non accompagnati residenti nei Centri SPRAR di tutto il territorio nazionale.
Nei giorni scorsi, sono partite le attività tecniche presso la Cooperativa Camelot di Bologna, che proseguiranno nelle prossime settimane attraverso una serie di appuntamenti fino a metà maggio, in vista della partecipazione al torneo di calcio tra tutti gli Sprar partecipanti, le cui finali si svolgeranno nel corso dell’edizione 2016 di Kick-Off (19/21 maggio).
Alla Camelot, sono stati 25 i ragazzi provenienti da diversi paesi africani coinvolti negli allenamenti sotto la guida degli istruttori del SGS, che nelle prossime settimane avranno la possibilità di partecipare a diverse sedute tecniche, educative e formative.
IL PROGETTO “RETE!”
Il “Progetto Rete!”, alla sua seconda edizione, è un’iniziativa promossa dalla FIGC attraverso il Settore Giovanile e Scolastico in collaborazione con lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) rivolto ai minori stranieri non accompagnati con l’obiettivo di promuovere i processi di inclusione sociale ed interculturale, con l’obiettivo di contrastare la discriminazione nell’accesso allo sport favorendo l’integrazione dei giovani migranti e residenti nei Centri di accoglienza SPRAR di tutta Italia.
Il progetto si svolge attraverso la partecipazione degli ospiti degli Sprar in attività tecniche, educative e formative, con lo svolgimento di un torneo 7 contro 7 che prevede poi la fase finale nell’ambito dell’iniziativa “Kick Off”.
Nel suo primo anno, “Rete!” ha sviluppato 56 iniziative su tutto il territorio nazionale ed ha coinvolto 237 minori non accompagnati dei Centri SPRAR; 116 sono stati i ragazzi partecipanti alla fase finale a Cesena presso il Centro Sportivo "Romagna Centro" di Martorano (FC). Ad impoirsi nella competizione, è stato il centro SPRAR Horizont di Caltagirone (CT), che ha superato nella finalissima la squadra composta da giovani del Terra d'Asilo di Brindisi e del Grottaglie SPRAR Minori.
All’iniziativa hanno aderito 24 centri di accoglienza di cui 16 alla fase finale provenienti da 8 regioni italiane per un totale di 10 squadre e 35 gare disputate.
Il progetto ha rappresentato un ottimo strumento per veicolare i valori positivi del calcio quali l’interazione e l’inclusione, riscontrando un grande successo che è valso la menzione speciale del CONI per i programmi inerenti le politiche sociali.