Sabato la prima gara amichevole per i ragazzi coinvolti in Freed by Football
La formazione, composta da giovani sottoposti all’istituto della messa alla prova, affronterà la squadra dei Magistrati di Reggio Calabriavenerdì 15 marzo 2019
Si disputerà sabato 16 marzo, presso il Centro Sportivo Sant’Agata di Reggio Calabria, la prima gara amichevole per i ragazzi coinvolti nel progetto di responsabilità sociale "Freed by Football", sviluppato dal Tribunale per Minori di Reggio Calabria e la Federazione Italiana Giuoco Calcio e rivolto ai giovani sottoposti all’istituto della messa alla prova, minori stranieri non accompagnati e minori cresciuti in famiglie mafiose o in contesti di deprivazione socio-familiare.
Nella prima apparizione ufficiale dal lancio dell'iniziativa, avvenuto lo scorso 5 marzo, a seguito della firma del protocollo d'intesa tra il Tribunale e la Federazione, la squadra composta da 23 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 affronterà la formazione dei Magistrati di Reggio Calabria, sotto la direzione dell'arbitro Alessia Farina della sezione di Reggio Calabria, coadiuvata dalle assistenti Giorgia Aloi e Aurora Morabito, quarto ufficiale: Clara Arfuso.
Il progetto, che prevede lo svolgimento di un'intensa attività di carattere tecnico, a cura della FIGC, sotto la supervisione di Saverio Mirarchi, Presidente del Comitato Regionale Calabria e Massimo Costa, Coordinatore Regionale del Settore Giovanile e Scolastico, pone al centro del proprio programma educativo la conoscenza e la pratica del gioco del calcio quale potente strumento di socialità e di riabilitazione per la rieducazione e l’integrazione di ragazzi costretti in situazioni di marginalità.
Fino al mese di giugno i giovani destinatati di Freed by Football saranno pertanto coinvolti in allenamenti settimanali in loco, a cui si affianca inoltre un percorso formativo, curato dal mediatore sportivo Giulio Roberto Varrà, e finalizzato alla trasmissione di tutti quei valori positivi che il calcio è in grado di veicolare. Il progetto sarà, pertanto monitorato e supportato da un team di psicologi e giovani tirocinanti in ambito psicosociale, mediatori e interpreti, per seguire i partecipanti anche in momenti di confronto in aula, nel loro sviluppo delle competenze trasversali.