Il Padova si è guadagnato l’accesso alle fasi finali nel girone di andata grazie ad 11 risultati utili di fila ai quali si è aggiunta una buona tornata di ritorno: qualificazione mai in discussione grazie ad un netto 3° posto nel Girone B dietro a Pergolettese e Sudtirol. In seguito sono cadute Bari, Pro Vercelli e infine Avellino.  Si tratta di una qualificazione basata su una profonda radice autoctona della squadra, composta per la maggior parte da ragazzi veneti, cresciuti nella società sin dall’attività di base. A ciò si aggiunge la provenienza dell’allenatore: Luca Rossettini, ex calciatore di Serie A, padovano, al primo anno su una panchina dopo il ritiro della scorsa stagione. Nell’annata in corso il nuovo Mister ha inoltre avuto a disposizione 5 calciatori aggregati sovente in Primavera tra cui il capocannoniere Andrea Beccaro (autore di una tripletta ai quarti di finale) e Jacopo Bacci, già esordiente in Prima Squadra nel mese di marzo.
Il Cesena invece ha vinto con distacco il Girone C e sconfitto largamente il Palermo agli ottavi, combattuto contro la Juve Stabia ai quarti e spuntandola ai rigori con la Pergolettese in semifinale. I bianconeri allenati da Mister Masolini hanno segnato ben 66 gol in 23 partite subendo solo 19 reti, merito di una difesa solitamente precisa e il giocatore con il maggior minutaggio in rosa: il portiere Matteo Galassi, autore di due parate decisive ai tiri di rigore in semifinale. L’attacco dei romagnoli in finale si baserà invece sugli 11 gol realizzati da Coveri e agli spunti di Giovannini, provando a sopperire all’assenza del bomber Nicolò Amadori: 20 reti in 17 presenze ma squalificato per le ultime due partite della stagione.

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