UN PALLONE DI SPERANZA
giovedì 1 aprile 2010
Si è concluso con un bellissimo momento di festa e di aggregazione il progetto “Un pallone di speranza”, che vedeva coinvolti i minori dell’Istituto Penale di Acireale; l’iniziativa, promossa a livello nazionale dalla Federazione Italiana Gioco Calcio Settore Giovanile Scolastico e gestita, per la provincia di Catania, dal prof. Gianni Di Bella, formatore Figc e delegato per le attività scolastiche, ha raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Un semplice pallone, dunque, è diventato uno strumento di aggregazione sociale e ha ridato la speranza ai giovani reclusi di poter “vincere” nello sport e nella vita seguendo le strade della liceità. Il progetto, accettato con entusiasmo dalla direttrice dell’Istituto dott.ssa Carmela Leo, dal vice Roberto Putzu e dall’educatore Raffaele Cutrone, ha visto impegnati per circa due mesi i giovani reclusi del carcere minorile di Acireale e si è articolato tra lezioni teoriche e pratiche miranti a creare un “gruppo” in grado di confrontarsi e divertirsi sul piano sportivo con i coetanei provenienti da altre realtà sociali.
Non solo allenamenti atletici e tattici, condotti dal prof. Gianni Di Bella, per i minori acesi, ma anche interessanti incontri con la psicologa dott.ssa Grazia Zitelli, il medico dott. Angelo Calabretta e l'arbitro Cirino Longo, i quali hanno illustrato e messo in evidenza da diverse prospettive come, per "fare squadra", siano sempre importanti il rispetto degli altri, del proprio corpo e delle regole. E di "squadre" i minori ne hanno formate ben due: la "Trinacria" ed i "Giovani Leoni" che si sono confrontate nel quadrangolare di fine corso con le rappresentative del Liceo Leonardo da Vinci di Catania e della Fiumefreddese, squadra imbattuta nel campionato di competenza. Fair Play e correttezza hanno contraddistinto le gare disputate, dove l'amore per il calcio giocato, mostrato attraverso tanto entusiasmo e passione, ha prevalso sulle difficili condizioni logistiche: campo angusto, porte disegnate sul muro di cinta e terreno di gioco costituito da dure mattonelle; alla fine, però, il giusto spirito dell'iniziativa ha regalato ai presenti il sapore di un quadrangolare dove il vincere non è condizionato da un premio in denaro ma dal solo piacere di essere riusciti a fare meglio degli amici avversari. Nessuna protesta, nessuna contestazione sulle scelte arbitrali, nessuna ammonizione, nessuna espulsione, tante spontanee strette di mano ed amichevoli pacche sulle spalle, una espressione di sportività difficile a ritrovarsi nei normali campi di calcio.
Passando al lato meramente tecnico, nella prima semifinale la Trinacria si è imposta sui Giovani Leoni; nella seconda, è stata la Fiumefreddese a dimostrare la propria forza contro il coriaceo Leonardo da Vinci. La finale per il terzo posto ha visto l'affermazione dei Giovani Leoni sulla rappresentativa del Leonardo da Vinci, mentre nella finalissima fantastica vittoria della Trinacria al termine di un match vibrante, ricco di emozioni, di alto livello tecnico e con il risultato in bilico fino al termine. Alla premiazione finale, offerta dalla delegazione di Catania, presieduta da Carmelo Pergolizzi, sono intervenuti il Coordinatore del Settore Giovanile Scolastico della Sicilia, prof. Aldo Violato e il consigliere regionale FIGC Giuseppe Rossi; presente anche il Comandante di Polizia Penitenziaria Gianni Trumino. La manifestazione si è conclusa con un simpatico Terzo Tempo con dolci offerti dalla Leonardo da Vinci e T Shirt che i ragazzi della Fiumefreddese hanno donato ai giovani reclusi.
* Le foto in allegato sono le uniche ad essere state approvate per la pubblicazione con nota n.8004 del 12/03/2010 dal Dipartimento Giustizia Minorile, Direzione Generale per l'Approvazione dei Provvedimenti Giudiziari