Il Museo del Calcio ricorda Giampiero Boniperti
18 giugno 2021
venerdì 6 gennaio 2023
L’abbraccio sincero, stretto e intimo, sull’erba di Wembley con l’amico di sempre, Roberto Mancini, una volta saliti sul tetto d’Europa come capo delegazione azzurro e come commissario tecnico, è una delle immagini più potenti in oltre centodieci anni di storia della Nazionale italiana. E di lui resteranno per sempre, nel profondo del cuore di tutti i tifosi azzurri, anche gli insegnamenti che ci ha lasciato, che hanno travalicato i confini del rettangolo di gioco. Gianluca Vialli si è spento oggi all’età di 58 anni dopo una lunga malattia e ricordarlo oggi è più che mai difficile senza il rischio di scadere nella retorica; ma lui era così, “una splendida persona che lascia un vuoto incolmabile”, utilizzando le parole pronunciate dal presidente federale Gabriele Gravina.
Il Museo del Calcio di Coverciano a suo modo ha voluto omaggiare un grandissimo del calcio italiano, con la sua maglia azzurra numero 9, datata 1991, esposta all’ingresso del percorso museale; la stessa maglia donata da Vialli quando è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.
Poco più di tre anni, nel novembre 2019, Vialli e Mancini, sfruttando un momento poco prima di una seduta di allenamento degli Azzurri, vennero al Museo del Calcio per ammirare i cimeli qui conservati. L’allora capodelegazione si aggirava tra le sale, entusiasta quasi come un bambino – nel senso più puro – osservando e ammirando quelle maglie e quei trofei. Quel suo senso di attaccamento alla Nazionale e la sua gioia di godersi ogni momento dell’esistenza rimangono per tutti noi un insegnamento da custodire nel più profondo della nostra anima.