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Abete: “Fischi ingiusti, a Lippi bisogna riconoscere meriti e vittorie”

giovedì 19 novembre 2009

Abete: “Fischi ingiusti, a Lippi bisogna riconoscere meriti e vittorie”

“Quei fischi sono ingiusti: bisogna riconoscere i meriti, oltre che le vittorie, a un commissario tecnico il cui impegno e la cui chiarezza nessuno può mettere in discussione”: il giorno dopo la partita di Cesena e la vittoria contro la Svezia, il presidente della Figc difende il ct della Nazionale.
“Sobillatori? Ci saranno state persone che a Francavilla hanno alimentato certi cori - ha aggiunto Abete però non mi sembra che nessuno abbia mai parlato di 'professionisti'. E' legittimo che il pubblico chieda la convocazione di certi giocatori, ma è diritto di Lippi di fare le sue scelte. Lippi è sempre stato chiaro nelle sue scelte e nella sua filosofia, convinto che certi giocatori non siano funzionali al suo progetto; il 99 per cento della gente è convinta che il ct non convocherà Cassano e che invece debba essere chiamato, senza peraltro controprova. Sta diventando un gioco di società goliardico, anche un po' kafkiano. Dispiace – ha concluso il presidente - se si paga un prezzo troppo alto a un modo di comunicare diretto. Dovrebbe prevalere la qualità della persona e del tecnico, anche nella chiarezza delle sue scelte dopo il Mondiale vinto”.
Dal canto suo, Lippi ha commentato : “Dopo la partita ho detto che i fischi non li avevo sentiti, e invece non è così. Non tutti quelli che dicono, ma sì che li ho sentiti”.
Il commissario tecnico è sereno ma anche amareggiato: “Ferito? Certo, non possono fare piacere. Non so se si è rotto il feeling tra me e l'ambiente, di sicuro non si è rotto il mio con la Nazionale: continuo a lavorare con tutto me stesso I sobillatori? Ho solo raccontato quel che mi era stato riferito di due persone a Francavilla, non è detto sia sempre così. Non è mai successo che un ct vinca un campionato del mondo, se ne vada, e una volta tornato avviene questo. Non so spiegarmi il perché: comunque è brutto soprattutto per i giocatori”.